ROK Cup Festival - Il resoconto delle gare

ROK Cup Festival | 05 Dic 2024

ROK Cup Festival - Il resoconto delle gare

ROK Cup Festival | 05 Dic 2024

La terza edizione del ROK Cup Festival chiude nel migliore dei modi la stagione 2024 del monomarca by Vortex. Numerosi i piloti che si sono sfidati al Franciacorta Karting Track di Castrezzato (Italia) per la conquista dei titoli in palio nelle due giornate di gare, con condizioni meteo tipiche del periodo invernale.
Al termine della giornata di domenica sono stati incoronati gli ultimi campioni dell’anno: Alessandro Nanni (Mini ROK), Kian Burnard (Junior ROK), Giuseppe Gaglianò (Senior ROK), Paolo Baselli (Expert ROK), Alessandro Cocozza (Super ROK) e Massimiliano Pezzucchi (Shifter ROK).


Mini ROK


Si decide negli ultimi metri della finale la contesa per il titolo della Mini ROK.


Il fine settimana inizia nel segno di Alessandro Nanni. Il campione della ROK Cup Italia ottiene la pole position in qualifica, grazie a un tempo di 56.128 secondi nel gruppo 2, e batte la concorrenza di Radu Barescu Pricop, primo nel gruppo 1 in 56.519 secondi. La classifica combinata vede Filippo Frigerio al terzo posto, davanti a Nathan Lotrionte, quarto, a Leo Kralev, quinto, e a Gergo Buzas, sesto. Tra i primi dieci trovano posto anche Josh Bergman, settimo, Victor-Thomas Gorun, ottavo, Aleksander Pelikanski, nono, ed Efrain Campos, decimo. Prendono parte alle prove cronometrate anche Blazej Kostrzewa, Yerly Nicolas, Platon Kovtunenko, Dominik Wojcik, Patrick Bissa, Daniel Hakkinen, Odin Flora, Johannes Buchhammer, Tommaso Pomoni, Giovanni Ventorino, Nicolò Poli, Farel Dugat Beretta, Bryan Filippelli, Natan Lukas, Mattia Pellin, Sebastian Schirripa, Serban Vizitiu, Camilla Amarotti, Filip Stec, Radoslaw Czernicki, Anna Makolm, Antonio Martin, Blotny Piotr, Luca Paraschiv Marginean, Andrea Croce Screpis, Samuel Dal Pozzo, Ilia Cotorobai e Ghazi Almekdad.


Anche nelle qualifying heat Nanni risulta imbattibile e con due vittorie rimane al comando della categoria. Autore di un secondo e di un terzo posto, Pelikanski sale dalla nona posizione alla seconda e scavalca Basescu e Frigerio, rispettivamente terzo e quarto. Bergman, quinto, precede Bissa, quest’ultimo passato da 15° a sesto, e Gorun, settimo. Kovtunenko, Kostrzewa e Campos occupano gli ultimi posti disponibili in top-10. Una squalifica per irregolarità tecnica nella heat C-D fa precipitare Lotrionte al 28° posto.


La finale di domenica pomeriggio vede Nanni scattare perfettamente dalla pole position, al contrario di Pelikanski che è costretto a cedere il secondo posto a Basescu Pricop. Bergman prende momentaneamente la terza posizione dopo il via, ma finisce in testacoda al tornante e riparte da fondo gruppo. Dopo due giri, Nanni può vantare oltre un secondo di vantaggio sugli inseguitori, ma la coppia Gorun-Kovtunenko riduce gradualmente il gap nei passaggi successivi e l’italiano deve contenerli nella seconda metà di gara. Grazie a un’eccellente condotta, Nanni precede Gorun sul traguardo per appena 34 millesimi di secondo, mentre Kostrzewa e Frigerio chiudono davanti a Kovtunenko, con il polacco sul gradino più basso del podio e l’italiano autore del giro più veloce della corsa. Basescu Pricop termina ottavo e Pelikanski si classifica 15°.


Junior ROK


Incredibile epilogo per la Junior ROK, dopo una finale contraddistinta da continui sorpassi fino alla bandiera a scacchi.


La qualifica vede la supremazia di due piloti tedeschi. Sebastian Riedel conquista la pole position con il miglior tempo di 49.208 secondi, davanti al connazionale Marlon Di Salvo, secondo. Nel ruolo di inseguitori troviamo due italiani: Ilias Mitaki, terzo, e Francesco Koci, quarto. Le posizioni successive sono occupate dai polacchi Milosz Smuk, quinto, Blaszczyk Borys, sesto, e da Olek Mrozik, settimo. Riccardo Repetto, Kian Burnard e Liam Aarsbek Secall completano la top-10. La classifica prosegue con Mateusz Wal, Riccardo Brangero, Anh Tu Ranghetti, Leonardo Monzani, Iven Ammann, Julia Angelard, Ludovico Mazzola, Leonardo Lanza, Shae Shield, Natan Rybczynski, Andrea Dell’Edera, Andrea Proverbio, Carlo Pongratz, Francesca Pietrini, Michal Zajac, Michal Czywewicz, Andrian Potepa, Andrea Savoldelli, Lena Pichler, Emma Boschetto, Mariachiara Nardelli, Maxim Becker, Stanislaw Grabowski, Dario El Malki, Mattia Bianchi e Tommaso Scarato.


Cambia notevolmente la classifica al termine delle qualifying heat. Con una vittoria sul proprio ruolino di marcia, Mrozik balza in testa alla categoria, con Di Salvo sempre al secondo posto. Mazzola e Potepa recuperano diverse posizioni e si assicurano rispettivamente il terzo e il quarto posto. Migliorano la propria posizione in graduatoria anche Burnard e Brangero, quinto e sesto, mentre Riedel scende in settima piazza. Proverbio, Secall e Angelard accedono alla top-10, al contrario di Smuk, Mitaki e Koci che retrocedono rispettivamente al 15°, 20° e 22° posto.


In finale succede di tutto. Nel primo tentativo di partenza, il poleman Mrozik viene tamponato e finisce in testacoda: grazie anche al secondo start annullato, il polacco riesce a recuperare la pole position e a partire davanti a tutti al terzo e definitivo via. Dopo le prime curve, la corsa vede in testa Mrozik, inseguito da Mazzola e Burnard che, al terzo giro, entrano in bagarre e danno modo alla coppia Brangero-Di Salvo di prendere il comando della corsa. L’italiano e il tedesco prima si contendono la leadership e poi entrano in contatto all’ultimo tornante, permettendo a Riedel, Burnard, Potepa e Mazzola di tornare al vertice della classifica. Tra questi quattro piloti, Mazzola sembra essere il più veloce e arriva a occupare momentaneamente il primo posto, per poi retrocedere di nuovo quarto. La corsa termina con Potepa, Riedel, Burnard, Mazzola, Koci, Brangero nelle prime posizioni, ma la classifica viene stravolta dopo una serie di penalità: la vittoria viene assegnata a Burnard, Brangero guadagna il secondo posto e Mitaki, inizialmente 11°, risulta terzo.


Senior ROK


I piloti della Senior ROK mettono in scena uno spettacolo mozzafiato a Franciacorta.


Con un tempo di 47.642 secondi, Alex Laghezza batte Gabriel Moretto in qualifica per soli 8 millesimi di secondo e si assicura la pole position. A +0.069 secondi dal polesitter, Giuseppe Gaglianò si posiziona terzo nella classifica generale, davanti a Christian Romeo, quarto, a Samuele Di Filippo, quinto, e a Oscar Repetto, sesto. Federico Zanetti occupa il settimo posto, seguito da Ayse Cebi, ottavo, da Giovanni Polato, nono, e da Piotr Protasiewicz, decimo. A seguire troviamo Lukas Horcicka, Davide Lombardo, Antoni Kosiba, Piotr Orzechowski, Luca Perelli, Pietro Camerlengo, Nicole Ameglio, Alberto Bernardi, Pietro Mondin, Emanuele Romanelli, Lucas Pasquinetti, Daniel Pokorni, Dominik Beller, Tereza Pokorna, Giuseppe Palladino, Erik Baracco, Antonin Zak e Marcin Dokucki.


Cambia il leader al termine delle qualifying heat. Gaglianò vince tutte le tre manche in programma e balza in testa alla classifica intermedia. Tre secondi posti permettono a Moretto di mantenere la seconda posizione, mentre Laghezza, chiudendo tre volte al terzo posto, retrocede da primo a terzo. Romeo conserva la quarta piazza, invece Protasiewicz sale da decimo a quinto. Sesto posto per Repetto, infine Ameglio, Lombardo, Perelli e Bernardi entrano nella top-10.


Nella finale, Gaglianò effettua un’ottima partenza dalla prima casella e tiene saldo il comando nelle primissime fasi di gara. Laghezza sfrutta la linea interna per passare al secondo posto, ma Moretto recupera velocemente la propria posizione dopo poche curve. Il leader Gaglianò vanta un discreto vantaggio sugli inseguitori già al termine del terzo giro, quando Laghezza riesce a scavalcare di nuovo Moretto per la seconda piazza. I due piloti italiani e Romeo, quest’ultimo in quarta posizione, rimangono incollati l’uno all’altro per tutta la corsa, fino a quando Moretto torna al secondo posto durante il 16° giro. Nel frattempo, Gaglianò amministra perfettamente la situazione e vola dritto verso il successo, precedendo sul podio Moretto e Laghezza. Romeo si classifica quarto, mentre Samuele Di Filippo rimonta otto posizioni rispetto al via e termina quinto.


Expert ROK


Non può mancare al ROK Cup Festival la Expert ROK, la categoria riservata ai piloti più esperti della ROK Cup.


La qualifica di sabato è teatro di un serrato duello tra Paolo Baselli e Alessandro Viganò. Baselli riesce a far registrare un tempo di 49.622 secondi e, per appena 98 millesimi di secondo, precede Viganò. Daniel Zajac, anche lui veloce quanto i due italiani, si assicura la terza posizione, mentre Marco Nannavecchia occupa il quarto posto. Quinto è Marcin Wnuk.


Anche al termine delle qualifying heat, Baselli è il leader della categoria. L’italiano conquista due vittorie nelle prime due manche, dopodiché nella terza termina in quarta posizione. Con un successo e due top-3, Zajac passa da terzo a secondo, scavalcando Viganò. Nannavecchia ottiene un terzo posto nell’ultima heat, tuttavia rimane stabilmente in quarta piazza. Wnuk insegue i rivali in quinta posizione.


Ancor prima dello spegnimento dei semafori, la finale vede un importante colpo di scena: infatti, Viganò è costretto a parcheggiare il proprio kart a bordo pista e deve dire addio ai suoi sogni di gloria. La gara inizia quindi con Baselli in testa, marcato stretto da Zajac e con la coppia Nanni-Wnuk a chiudere il gruppo. Le prime fasi della finale servono a Baselli per tenere a bada uno scalpitante Zajac, fino a quando l’italiano aumenta il proprio ritmo e, con una serie di giri veloci, distanzia il rivale polacco. La bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Baselli e consegna a Zajac la piazza d’onore, mentre Nannavecchia si assicura il gradino più basso del podio, relegando Wnuk al quarto posto.


Super ROK


La Super ROK, la categoria monomarcia più prestazionale della ROK Cup, è tra le protagoniste del weekend di Franciacorta.


Il più veloce della sessione di qualifica è Alessandro Cocozza, autore della pole position in 47.110 secondi. Alex Desario centra il secondo posto, posizionandosi davanti a Simone Donchi, terzo, e a Elia Galvanin, quarto. Vittorio Maria Russo risulta quinto al termine delle prove cronometrate, con Tommaso Curione sesto, Daniele Guenzi settimo ed Edoardo Prioglio ottavo. Nicholas Giuseppe e Lynn Neuhaus sono rispettivamente nono e decima. Seguono Riccardo Cocozza, Samuele Sottile, Lorenzo Poletti, Sergio Koch, Luca Fiorenti, Mattia Bernardi, Matilde Seregni, Mattia Cocchi e Filippo Repetto.


È un percorso praticamente perfetto quello di Cocozza, nelle qualifying heat. L’italiano vince tutte le tre manche in programma e rimane il punto di riferimento nella classifica intermedia. Donchi termina tre volte in top-3 e diventa il principale inseguitore di Cocozza, sorpassando in graduatoria Desario, terzo. Curione, Galvanin e Russo occupano le posizioni immediatamente successive, mentre Koch passa da 14° a settimo. Guenzi, Prioglio e Neuhaus completano la top-10.


Anche nella finale, Cocozza risulta imbattibile. Il poleman prende immediatamente le redini della gara dopo pochi metri e precede la coppia Desario-Curione al primo tornante. Senza particolari problemi, Cocozza allunga sul resto del gruppo nei giri successivi e per il resto della corsa amministra il proprio vantaggio. Anche Desario, stabilitosi definitivamente al secondo posto, aumenta il proprio gap su Curione, tuttavia non riesce a riavvicinarsi al leader Cocozza che, al termine dei 18 giri previsti, passa trionfante sul traguardo. Ciò nonostante, Desario fa registrare il giro più veloce precedendo Curione, terzo, e Galvanin, quarto. Costretto a partire da fondo gruppo per un problema tecnico, Donchi rimonta fino al quinto posto.


Shifter ROK


Ovviamente in pista a Franciacorta anche la Shifter ROK, con una finale densa di emozioni.


Nessuno è in grado di battere Marco Chiarello in qualifica. Con un tempo di 46.348 secondi, la pole position va nelle mani dell’italiano, capace di precedere in classifica Massimiliano Pezzucchi, secondo, Albero Fulgori Junior, terzo, e Matteo Mazzucchelli, quarto. Neocampione della ROK Cup Italia e della ROK Cup Superfinal nella Super ROK, Brando Pozzi centra il quinto posto nella categoria a marce, davanti a Pietro Fioravanti, sesto, a Marco Bernardi, settimo, e a Francesco Maria Leone, ottavo. Adrian Labuda e Valentino Rossi occupano rispettivamente la nona e la decima posizione. Seguono Philippe Ehrensberger, Lorenzo Paganini, Manuel Daziano, Paolo Fracasso, Alfio Messina, Davide Cominazzini, Marcin Wojcik, Leonardo Saba, Alessandro Risi, Davide Cordera e Jakub Wojcik.


Il dominio di Chiarello prosegue anche nelle successive qualifying heat, nelle quali ottiene tre vittorie su tre manche. Pezzucchi rimane il primo inseguitore del poleman della qualifica, mentre Daziano, Cordera e Saba si mettono in luce con delle notevoli rimonte, rispettivamente di 10, 16 e 13 posizioni. Dietro ai tre italiani si piazzano Ehrensberger, sesto, Mazzucchelli, settimo, Paganini, ottavo, e Fracasso, nono. Bernardi completa la classifica dei primi dieci. Fulgori retrocede, invece, al ventesimo posto.


I primi metri della finale regalano subito un colpo di scena. Dopo un non facile avvio, Chiarello, messo subito sotto pressione da Pezzucchi, finisce in testacoda poco prima del primo tornante e si ritira dalla gara. Pezzucchi ha quindi la strada spianata davanti a sé, ma deve fare i conti con Cordera, Daziano e Mazzucchelli, vicinissimi al leader della corsa. Senza cedere alla pressione degli avversari, Pezzucchi rimane davanti e, nella seconda metà della finale, aumenta costantemente il proprio vantaggio. In questo modo, l’italiano si aggiudica il titolo del ROK Cup Festival, davanti a Cordera, secondo, e a Daziano, costretto a difendersi da Pozzi sul traguardo. Quarto è Mazzucchelli, quinto Fulgori dopo una bella rimonta di 15 posizioni mentre sesto si classifica Pozzi, penalizzato nel post-gara di tre secondi.

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