ROK Cup Italia, ROUND 4 - Il resoconto delle gare
ROK Cup Italia | 14 Mag 2025
ROK Cup Italia, ROUND 4 - Il resoconto delle gare
ROK Cup Italia | 14 Mag 2025

La ROK Cup Italia affronta il quarto appuntamento stagionale alla Pista Azzurra di Jesolo, con un nutrito numero di partecipanti nelle sette categorie in gara. Al termine della giornata di domenica, sono emersi i seguenti leader di campionato: Leo Kralev (Mini ROK U10), Marco Verde (Mini ROK), Matteo Melis (Junior ROK), Giuseppe Gaglianò (Senior ROK), Andrea Sorbello (Expert ROK), Riccardo Ferrari (Super ROK) e Karol Pasiewicz (Shifter ROK).
Mini ROK U10
Anche a Jesolo, la Mini ROK U10 vede due vincitori diversi al termine delle due gare in programma nel weekend.
In una sessione di qualifica combattuta è Leo Kralev a svettare. Il bulgaro fa segnare il miglior tempo di 52.658 secondi battendo la concorrenza di Edoardo Traina, secondo, e di Giovanni Ventorino, terzo. Elias Boullier si posiziona quarto, seguito da Radek Czernicki in quinta piazza, da Stec in sesta, da Halilovic in settima e da Pietras in ottava. Fardin e Meni completano lo schieramento dei primi dieci. Nelle posizioni successive troviamo Ghazi Almekdad, Yanik Lena, Giorgio Sapignoli, Sebastiano Leone Cecchin, Andrea Baraggi, Samuel Dal Pozzo, Francesco Petta, Anna Makolm, Gabriel Mara Varon, Cristian Basso, Bryan Galardini, Dos Santos John Farfus e Przemyslaw Janiszewski.
In Gara 1, Kralev e Ventorino eseguono un’ottima partenza e, con il vantaggio della linea interna, vanno a occupare immediatamente la prima e la seconda posizione. Halilovic, Fardin e Meni inseguono il duo di testa, anche se nei giri successivi sono costretti a cedere agli attacchi di uno scalpitante Boullier. Kralev e Ventorino rimangono vicinissimi tra di loro per tutta la durata della corsa e tagliano il traguardo finale separati da appena 0.286 secondi, con il bulgaro davanti all’italiano. Boullier prova a raggiungere il duo di testa, ma alla fine si “accontenta” del terzo posto. Meni conclude quarto, davanti ad Almekdad, quinto con sei posizioni guadagnate in classifica, e a Fardin, sesto. Halilovic scivola fino all’11° posto.
In Gara 2, grazie all’ottavo posto ottenuto in Gara 1, Sapignoli parte davanti a tutti tenendosi alle spalle Fardin, Meni e Almekdad. Successivamente, però, a mettersi in luce è Boullier: già dopo quattro giri è in seconda posizione e, due tornate dopo, sorpassa Sapignoli, conquistando così il primo posto. Il francese, ciò nonostante, non riesce a scrollarsi di dosso Ventorino, anche lui in grado di sopravanzare Sapignoli, ma al termine dei nove giri in programma si assicura la sua prima vittoria nella categoria. Ventorino centra di nuovo il secondo posto, mentre Sapignoli è in grado di salire sul gradino più basso del podio. Stec è quarto, davanti a Fardin, Kralev e Almekdad. Ritirato Meni.
Mini ROK
La Mini ROK regala diverse sorprese nel corso del quarto appuntamento stagionale.
Giuseppe Noviello è il principale protagonista della qualifica. L’italiano, autore del miglior tempo di 51.630 secondi, guadagna la vetta della classifica, davanti a Niccolò Perico, secondo, a Lucas Doillon, terzo, e a Jan Gardzielik, quarto. Mathias Drexler ottiene il quinto posto, seguito in graduatoria da Ayrton Jon Tonna, sesto, da Dominic Woijik, settimo, e da Marco Verde, ottavo. Alessandro Nanni e Lorenzo Zucchetto completano la top-10. Seguono, nell’ordine, Nicholas Bertolani, Ava Jean Lawrence, Patrick Bissa, Andrea Buffo, Paul Plattner-Geramb, Thomas Ometto, Daniel Hakkinen, Tommaso Pomoni, Nicolas Yerly, Johannes Buchhammer, Nicolò Poli, Mattia Pellin, Ari James Kallenberg, Giulio Manzoni, Manuel Enrique Calendi e Sebastian Schirripa.
In Gara 1, Noviello non sfrutta al meglio la pole position e subisce i sorpassi di Drexler, Perico e Gardzielik alla prima curva. Recuperata la seconda posizione, Noviello inizia un lungo duello con Perico, nel frattempo passato al comando, ma i due vengono raggiunti da un sorprendente Verde, partito dall’ottava casella di partenza. All’ultimo giro, Perico si difende in tutti i modi da Verde e da Noviello, addirittura andando fuoripista, ma nel secondo settore è costretto a cedere il passo a un incontenibile Verde, trionfante sotto la bandiera a scacchi. Perico, secondo, e Noviello, terzo, salgono quindi sui restanti gradini del podio. Quarto posto per Gardzielik, quinto per Wojcik, sesto per Drexler, settimo per Doillon e ottavo per Lawrence.
In Gara 2, dalla prima fila, Doillon precede Lawrence alla prima curva, ma il mancato allineamento in partenza del francese è notato dai commissari sportivi che, poco dopo, gli assegnano tre secondi di penalità. Dietro ai primi due, Perico emerge velocemente al terzo posto, ma rimane coinvolto in una lunga bagarre con Noviello e, successivamente, con la coppia Nanni-Verde. La corsa si conclude con Doillon primo sul traguardo, ma la vittoria finisce nelle mani di Lawrence, autrice di una prova senza errori. Noviello e Nanni ottengono rispettivamente il secondo e il terzo posto, relegando Perico al quarto e Verde al quinto. Doillon retrocede in sesta posizione, complice un’ulteriore penalità di tre secondi assegnatagli nel post-gara.
Junior ROK
Come sempre, tanti partecipanti della Junior ROK accorrono a Jesolo per il quarto round della stagione 2025.
La qualifica parla “greco”: Faidon Papafilippou conquista la pole position con un tempo di 47.054 secondi, fatto registrare nel gruppo 1, e precede Huifei Xie, il più rapido del gruppo 2, per appena 24 millesimi di secondi. Matteo Melis, il vincitore degli ultimi due appuntamenti di campionato, insegue in terza posizione, con alle spalle Victoria Farfus, quarta, Riccardo Brangero, quinto, e Gioele Carrer, sesto. Tra i primi dieci trovano posto anche Ilias Mitaki, Borys Blaszczyk, Andrea Proverbio e Leonardo Lanza. La classifica combinata prosegue con Liam Aarsbaek Secall, Aleksander Mrozik, Samuel Gabriele Del Gaudio, Mikolaj Gawlikowski, Julia Angelard, Natan Rybczyński, Michal Czyzewicz, Enrico Pietro Villa, Odin Flora, Francesco Iannuzzo, Leonardo De Grandi, Stefano Zamponi, Selina Baum, Nikola Nikolic, Francesca Pietrini, Nikolaos Karagiannis, David Sean Beck, Alberto Masotto, Enzo Stambaugh, Alessandro Gorini, Alexander Volkmer, Ascanio Sandrini, Lena Pichler, Carlo Pongratz, Tommaso Scarato ed Emma Boschetto.
Anche nelle qualifying heat di domenica, Papafilippou è imbattibile: con due vittorie su due gare, il greco conserva la vetta della classifica intermedia, stavolta con Melis nel ruolo di primo inseguitore. Brangero e Carrer guadagnano rispettivamente la terza e la quarta posizione, mentre Farfus e Xie retrocedono in quinta e in sesta. Lanza è settimo, davanti a un’ottima Angelard, salita dal 15° posto all’ottavo. Proverbio e Secall chiudono la top-10.
Nella finale, Papafilippou si tiene streetta la prima posizione nel corso dei primi metri, ma è subito braccato da Brangero, Melis e Carrer. Nel corso del terzo giro, Papafilippou cede alle pressioni di Brangero, nuovo leader della gara, e di Melis, dopodiché lascia passare anche da Carrer, autore di un brillante sorpasso nella sezione del “pettine”, Xie e Farfus. La vittoria diventa presto un affare riservato esclusivamente a Brangero e Melis: infatti, al decimo giro, Melis prova l’affondo su Brangero, con i due che addirittura arrivano al contatto. Grazie a questo sorpasso, Melis vince per la terza volta consecutiva in campionato, precedendo in classifica Brangero e Carrer, quest’ultimo in grado di difendersi da Xie, quarto. Papafilippou racimola il quinto posto, davanti a Farfus, sesta.
Senior ROK
Dopo l’assenza nel precedente round di Franciacorta, Andrea Giudice torna in forma smagliante e ottiene la pole position in qualifica. Il campione in carica della ROK Cup Italia svetta con un tempo di 45.922 secondi e precede Samuele Di Filippo, il vincitore del ROK Cup Winter Trophy d’inizio anno. Cristian Biasatti sorprende con il terzo posto, davanti a Riccardo Salemi, quarto, e a Davide Lombardo, quinto. Giuseppe Gaglianò, primo nelle due finali disputate nelle precedenti due tappe, è sesto. La top-10 viene completata da Christian Romeo, Iwo Beszterda, Mattia Jentile e Alberto Bernardi. Si classificano, inoltre, nell’ordine: Emilio Tedesco, Leonardo Monzani, Alessandro Giarratano, Andrea Barbieri, Mattia D'Erme, Giovanni Polato, Franciszek Czapla, Piotr Orzechowski, Anh Tu Ranghetti, Alessandro Cocchi, Nik Sculac, Marcin Dokucki e Cristiano Gautier.
In Gara 1, Giudice sfrutta la partenza dalla linea interna per transitare in testa alla prima curva, mentre Di Filippo è costretto a cedere il passo a Biasatti e Lombardo. Nei giri successivi, Giudice sfrutta la bagarre alle sue spalle per guadagnare un discreto vantaggio: Lombardo e Di Filippo – in quel momento secondo e terzo – “arrivano ai ferri corti” favorendo Romeo. Nelle fasi centrali, invece, emerge Gaglianò, in grado di minacciare il secondo posto di Romeo. Giudice si aggiudica senza problemi la vittoria, ma dietro di lui la lotta per i restanti gradini del podio si accende: Romeo resiste in tutti i modi a Gaglianò che, a sua volta, viene attaccato da Di Filippo; Biasatti infila entrambi i piloti e conquista la terza posizione, alle spalle di Romeo, secondo. Gaglianò e Di Filippo sono quarto e quinto, davanti a Lombardo, sesto, a Jentile, settimo, e a Salemi, ottavo.
In Gara 2, la partenza dalla pole position favorisce Salemi, subito al comando dopo le prime curve. Lombardo occupa il secondo posto nelle fasi iniziali, ma presto deve arrendersi a Gaglianò, Bernardi, Romeo, Di Filippo e Giudice. Salemi amministra i circa due secondi di vantaggio su Gaglianò nel corso della prova, anche se quest’ultimo riesce a ridurre costantemente il proprio svantaggio dal compagno di squadra. Al termine dei 15 giri in programma, la bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Salemi, con Gaglianò a occupare la piazza d’onore e Giudice sul gradino più basso del podio, davanti a Romeo, Di Filippo, Barbieri, Bernardi e Lombardo.
Expert ROK
Anche i senatori della Expert ROK sono i protagonisti dell’appuntamento di Jesolo.
Seconda pole position stagionale per Andrea Sorbello. L’attuale leader di campionato, con un tempo di 46.820 secondi, precede Tino Donadei, secondo, e Michele Zampieri, terzo, mentre il suo diretto rivale Alessandro Viganò si posiziona quarto in classifica. Marco Massironi centra il quinto posto, seguito alle spalle da Marco Beretta, settimo, e da Mario Augusto Barrios Ferrero, ottavo. Marco Nannavecchia e Gianluca Pietro Rubiolini sono rispettivamente nono e decimo, con Gianluca Todeschini undicesimo a completare la graduatoria.
In Gara 1, Sorbello non sbaglia nulla alla partenza e rimane in prima posizione, con Zampieri e Massironi abili a guadagnare rispettivamente il secondo e il terzo posto. Tuttavia, entrambi i piloti devono fare successivamente i conti con Viganò che, in appena due giri, sale in seconda piazza. Nel corso della prova, Sorbello realizza una serie di giri veloci che gli permettono di allungare su Viganò, costretto a guardarsi le spalle da un minaccioso Zampieri. Sorbello transita per primo in solitaria sul traguardo finale, precedendo Viganò e Zampieri. Massironi si classifica quarto, davanti a Donadei, Galloni, Todeschini e Beretta.
In Gara 2, Beretta parte bene dalla pole position, ma già al secondo giro deve lasciare il posto a Galloni in testa alla classifica, oltre a Todeschini, Donadei e Massironi. Sorbello, scattato dall’ottavo posto per l’inversione dei primi otto di Gara 1, risale fino al quinto posto dopo due passaggi e, in appena quattro tornate, guadagna la seconda posizione. Sorbello si lancia all’inseguimento di Galloni, abile tuttavia a gestire il vantaggio accumulato nelle fasi iniziali. La corsa termina con Galloni primo, Sorbello secondo e Donadei terzo, mentre Viganò sfiora il podio. Massironi conclude quinto, davanti a Zampieri e Todeschini. Complice un contatto, Beretta retrocede fino al decimo posto finale.
Super ROK
Sono numerosi anche a Jesolo i piloti che prendono parte alla Super ROK, la categoria più performante della ROK Cup Italia.
Forte del momentaneo primo posto in campionato, Riccardo Ferrari sale in cattedra in qualifica. L’italiano fa segnare un tempo di 45.977 secondi e batte Alessandro Cocozza, secondo. Ai piani alti della classifica troviamo anche Nicolas Marchesi, terzo, mentre alle sue spalle si piazzano Edoardo Prioglio, quarto, Vittorio Maria Russo, quinto, e Matteo Favero, sesto. Simone Donchi è settimo, Elliot Shaw è ottavo, Martinez Saenz Amador è nono e Alex Desario è decimo. La classifica continua con Alex Laghezza, Alessandro Zini, Pietro Camerlengo, Guido Bruno Bidoli, Gionna Pascoal, Mattia D’Abramo, Manuel Giovanni Gritti, Nicholas Giuseppe Reino, Nicola Marini, Matteo Lazzarotto, Pietro Mondin, Luca Fiorenti, Samuele Sottile, Lorenzo Poletti, Matilde Seregni e Giuseppe Palladino.
In Gara 1, la partenza vede in testa Ferrari, davanti a Marchesi, Russo e Cocozza, ma dietro di loro si verifica un incidente che costringe il direttore di corsa a esporre il regime di “slow” su tutto il tracciato. Alla ripartenza, Ferrari mantiene il comando, inseguito sempre da Marchesi. Nei giri successivi, con un abile doppio sorpasso su Cocozza e Russo, Shaw guadagna la momentanea terza posizione. Nel frattempo, con un ritmo insostenibile da parte dei propri avversari, Ferrari taglia per primo il traguardo, precedendo Marchesi. Shaw si difende egregiamente da Russo, costretto all’ultimo giro a far passare Cocozza, e termina terzo; tuttavia, a causa di un sorpasso in regime di “slow”, lo svizzero riceve tre secondi di penalità e scivola al sesto posto. Cocozza eredita così l’ultimo gradino del podio, con Russo e Prioglio promossi rispettivamente quarto e quinto.
In Gara 2, Bidoli beffa Pascoal al via e guadagna la prima posizione, con Shaw, Prioglio e Cocozza a seguire. Nel corso del secondo giro, però, Shaw e Pascoal entrano in contatto, con lo svizzero che perde posizioni. Poco dopo, Cocozza riesce ad avere la meglio su Pascoal e conquista la seconda posizione, ma nel corso della gara non riesce a impensierire Bidoli che, con tre secondi di vantaggio, taglia per primo il traguardo finale. Proglio si assicura il terzo gradino del podio, mentre Ferrari, quarto in gara, riceve una penalità di tre secondi per aver causato un incidente e cede così la propria posizione a Pascoal.
Shifter ROK
Il paddock della ROK Cup Italia a Jesolo è arricchito dalla presenza della Shifter ROK, la categoria dedicata ai kart a marce.
Con un giro perfetto in 45.522 secondi, Marco Chiarello guadagna la pole position al termine della qualifica. William Lanzeni, sempre presente sul podio nelle due gare disputate nel precedente round di Franciacorta, insegue al secondo posto, con Marco Acquarella, terzo, e Philippe Ehrensberger, quarto, immediatamente alle sue spalle. Luca Bettoni e Davide Cominazzini occupano la quarta fila, mentre la quinta vede la presenza di Valentino Rossi e Giacomo Prandelli.
In Gara 1, Chiarello non ha uno scatto brillante allo spegnimento dei semafori, al contrario di Lanzeni che prende subito il comando della gara. Dietro ai due, Acquarella precede il resto del gruppo. Nei giri successivi, Lanzeni e Chiarello allungano notevolmente sugli inseguitori e disputano una corsa a sé: Chiarello rimane incollato a Lanzeni, capace di contenere il rivale in tutti i punti della pista. Al penultimo passaggio, però, Chiarello lancia il proprio attacco e sorpassa Lanzeni, ottenendo così la vittoria. Partito dal quinto posto, Bettoni batte Ehrensberger e si aggiudica il gradino più basso del podio, mentre Acquarella, in difficoltà nella seconda parte di gara, conclude quinto. Rossi e Prandelli sono sesto e settimo, infine Cominazzini si ritira dopo pochi giri.
In Gara 2, ereditando la pole position per effetto dell’inversione dei primi otto classificati di Gara1, Cominazzini brucia tutti al via e guida la corsa, davanti a Prandelli e ad Acquarella. Dietro di loro, Chiarello e Lanzeni si candidano di nuovo al ruolo di principali protagonisti della categoria, ma al quarto giro avviene il colpo di scena: Chiarello, salito nel frattempo in terza posizione, tenta il sorpasso valido per il secondo posto così come Lanzeni che approfitta della manovra. A causa di un contatto, però, Chiarello finisce fuori pista e perde terreno. Lanzeni, invece, nei passaggi successivi ottiene la leadership della corsa e si garantisce la vittoria, accumulando un notevole vantaggio su Prandelli, secondo. Acquarella, invece, è costretto a difendersi da Chiarello, ripartito dal fondo, e ottiene il podio per appena 0.046 secondi. Completano la classifica Ehrensberger, Bettoni, Cominazzini e Rossi.