ROK Cup Italia, round 4 - Il resoconto delle gare
ROK Cup Italia | 01 Giu 2023
ROK Cup Italia, round 4 - Il resoconto delle gare
ROK Cup Italia | 01 Giu 2023

Giro di boa per la ROK Cup Italia con il quarto appuntamento della stagione 2023, andato in scena al 7 Laghi Kart International Circuit di Castelletto di Branduzzo (PV). Un totale di 194 piloti, divisi nelle sei categorie al via, ha animato le gare di domenica. Al termine della giornata, sono emersi i seguenti leader di campionato: Shen Zeyu (Mini ROK), Marchesi Nicolas (Junior ROK), Dragan David (Senior ROK), Viganò Alessandro (Expert ROK), Cardinali Gaia (Super ROK) e Taylor Niki (Shifter ROK).
Mini ROK
Ancora una volta, si registrano numeri di assoluto rilievo nella Mini ROK, la categoria della ROK Cup Italia riservata ai più piccoli, con ben 40 partecipanti al via.
Seconda pole position stagionale per Shen Zeyu, il più veloce in pista nel gruppo 1 di qualificazione con un tempo di 54.377 secondi. Angelo Pecoraro conclude in testa nel gruppo 2 e, per soli 29 millesimi, si posiziona alle spalle del pilota cinese. Julian Frasnelli registra il terzo posto nella classifica combinata, davanti a Riven Esteves, quarto, a Justin Di Lucia, quinto, e a Dario Palazzolo, sesto. Settima e ottava posizione rispettivamente per Tudor Jercan e Giuseppe Noviello, con Francesco Koci e Sofia Povazhnaia a completare la Top 10. Seguono in classifica: Matteo Infantino, Gabriele Iacomelli, Milosz Smuk, Alessandro Nanni, Antonio Guglietta, Johannes Buchhammer, Antonio Ianni, Franciszek Bal, Ilias Mitaki, Benjamin Westwood, Augustin Feligioni, Marco Puma, Shae Shield, Linghan Li, Ella Emilia Hakkinen, Lorenzo Zucchetto, Zack Zhu, Daniel Pauli Hakkinen, Carlo Pongratz, Victoria Farfus, Momcilo Davoust, Enzo Eit, Tommaso D’Ambrosio, Angelo Stuppia, Leonardo Trombini, Diego Bertellini, Plamen Teliyski, Norbert Plaszewski, Bryan Filippelli e Angel Franceskin.
Come sempre in questa stagione, i piloti della Mini ROK affrontano la tagliola delle qualifying heat per decidere, di fatto, lo schieramento di partenza della finale. Zeyu e Pecoraro si spartiscono una vittoria ciascuno e raccolgono entrambi un secondo posto, ma il cinese viene premiato con la prima posizione nella classifica intermedia grazie al risultato delle qualifiche. Frasnelli, Esteves, Di Lucia e Palazzolo rimangono saldi nelle posizioni successive, mentre Nanni rimonta dal 14° posto al settimo. Ottava Povazhnaia, nono Koci e decimo Noviello.
Accade di tutto nella finale di domenica pomeriggio. Alla partenza, Pecoraro attacca Zeyu all’esterno della prima curva, ma scivola invece dietro a Frasnelli e Palazzolo. Pecoraro non si abbatte: in appena due giri recupera la seconda posizione e si lancia all’inseguimento di Zeyu che, nel frattempo, ha accumulato un piccolo vantaggio sugli inseguitori. I due danno vita a un esaltante duello, con Pecoraro capace di sorpassare Zeyu nel corso del 6° passaggio. La corsa si conclude con la vittoria dell’italiano sul cinese, mentre Esteves trova lo spunto necessario per battere Frasnelli e ottenere il gradino più basso del podio. Però, arriva il colpo di scena nel post-gara: Zeyu riceve una squalifica da parte dei commissari sportivi per un intervento meccanico in griglia di partenza, non consentito. Esteves passa quindi al secondo posto e Frasnelli è promosso terzo. Ritirato, invece, Palazzolo per un incidente al 5° giro.
Junior ROK
Sono addirittura 39 i giovani e arrembanti piloti protagonisti della Junior ROK.
Prima presenza in campionato e prima pole position per Riccardo Ferrari, davanti a tutti nel gruppo 1 con un tempo di 48.662 secondi. Augustus Toniolo, invece, è primo nel gruppo 2 e guadagna la seconda posizione nella classifica combinata. Riccardo Brangero ottiene la terza posizione, davanti ai due polacchi Franciszek Czapla e Antoni Kosiba, rispettivamente quarto e quinto. A seguire troviamo Alessandro Cocozza, sesto, Qarrar Firhand, settimo, e Alex Desario, ottavo, infine Riccardo Repetto e Adam Sydor completano la Top 10. La graduatoria continua con Filippo Pola, Alex Laghezza, Matteo Berruti, Matteo Melis, Nicolas Marchesi, Matteo Rainalter, Maksymilian Rafalik, Lorenzo Lenzo, Anh Tu Ranghetti, Emilio Tedesco, Alessandro Giarratano, Amelia Wyszomirska, Jan Turk Blazic, Luca Lo Bue, Ettore Sanesi, Simone Donchi, Giulio Mazzolini, Zackary Taylor, Franciszek Lassota, Selina Baum, Kian Gauci, Rikardo Bakaj, Lorenzo Coletto, Riccardo Moreni, Stefano Ferrari, Davide Pretosi, Rodolfo Cambiaso, Dominik Beller ed Enrico Pietro Villa.
Anche al termine delle qualifying heat, Ferrari si conferma in vetta alla classifica intermedia con uno score perfetto di due vittorie, mentre Toniolo rimane in pianta stabile in seconda posizione grazie a un bottino fatto di una vittoria e un terzo posto. Notevole rimonta dal 17° posto al terzo per Rafalik, in grado di piazzarsi davanti a Kosiba, quarto, e a Pola, quinto. Czapla scende in sesta posizione, con alle spalle Repetto, Firhand, Giarratano (quest’ultimo 21° in qualifica) e Sydor.
Finale davvero movimentata per la Junior ROK. Ferrari conserva la prima posizione al via, ma si ritrova subito Rafalik alle proprie spalle. Il polacco non perde tempo e attacca subito con decisione Ferrari che, dopo il sorpasso, scivola in quinta posizione. Al secondo giro, la classifica vede Rafalik in testa, seguito da Toniolo, Pola, Kosiba e Ferrari, ma è proprio quest’ultimo a rendersi protagonista con una rapidissima rimonta fino al secondo posto, in appena quattro passaggi. Ferrari rimane incollato al leader Rafalik, fino all’ultimo giro quando prova l’attacco all’avversario: l’italiano passa al comando, mentre il polacco ha la peggio e finisce fuori pista, sull’erba. Sul traguardo, dietro a Ferrari, terminano Kosiba e Toniolo, con Czapla e Marchesi nelle posizioni immediatamente successive.
Senior ROK
Ancora numeri record per la Senior ROK, con ben 47 piloti in lizza per la vittoria assoluta.
Il weekend si apre con la pole position nelle qualifiche a firma di Simone Taccola, primo nel gruppo 1 in 47.856 secondi, più rapido di Patrik Fraboni di appena 25 millesimi, secondo nella classifica combinata. Per la prima volta in questa stagione, David Stefan Dragan non coglie il primo posto in qualifica, classificandosi terzo. David Locatelli si aggiudica la quarta posizione, con dietro Andrea Giudice in quinta e Davide Marconato in sesta. Completano la Top 10 Alberto Bernardi, Michael Müller, Giuseppe Gaglianò e Lorenzo Bedetti, mentre a seguire troviamo Colin Würthenberger, Christian Canonica, Mattia Jentile, Nicole Ameglio, Daniele Galbiati, Alessio Mario Abbate, Luca Perelli, Alessandro Cocchi, Adrian Labuda, Samuele Di Filippo, Gabriele Giganti, Riccardo Salemi, Nicolò Coppotelli, Sachel Rotge, Federico Biagioli, Giovanni Polato, Rebecca Guarguaglini, Filippo Tornaghi, Lyon Mathur, Fabio Silvestri, Matteo Zaffarano, Pietro Fioravanti, Ludovica Miceli, Massimo Pietro Cannizzo, Antonio Parlapiano, Daniele Guenzi, Maia Meneghin, Mattia Severino Marchiante, Alessandro Bernardini, Emanuele Romanelli, Alfredo Chiozzone, Gabriele Cucinotta, Ruben Pistolato, Noah Massa, Pietro Fonti, Michele Leonetti e Luca Bettoni.
Cambia il leader della classifica al termine delle qualifying heat. Con due successi su due manche, Locatelli si porta al comando, con Taccola alle sue spalle e autore di due secondi posti. Un successo e un quarto posto per Giudice, terzo, mentre Müller guadagna la quarta posizione nell’intermedia. Fraboni, Gaglianò e Würthenberger sono rispettivamente quinto, sesto e settimo, con Labuda bravo a rimontare dal 19° posto all’ottavo. Dragan scivola da terzo a nono, infine Salemi entra in Top 10.
La finale vede una brillante partenza di Taccola: il poleman delle qualifiche si porta all’interno di Locatelli e lo passa alla prima curva; Giudici, invece, protegge il terzo posto da Müller, Gaglianò e Salemi. La vittoria diventa presto un affare a due tra Taccola e Locatelli: dopo aver guadagnato un buon vantaggio nei primi giri, Taccola subisce lentamente il ritorno di Locatelli e, al 10° passaggio, cede la leadership al rivale. Con una serie di giri veloci, Locatelli stacca il diretto inseguitore e vola dritto verso il successo, mentre Müller conclude terzo, a pochi decimi di distanza da Taccola. Giudice, invece, si ritira a 4 giri dal termine così Gaglianò eredita il quarto posto finale, davanti a Jentile, quinto, e a Salemi, sesto.
Expert ROK
Due gare accese caratterizzano la domenica della categoria Expert ROK.
Colpo grosso di Alessandro Viganò nella sessione di qualifica, in cima alla graduatoria con un giro in 49.154 secondi. L’esperto Tino Donadei centra la seconda posizione, con Gianni Zani e Riccardo Pini subito dietro, rispettivamente terzo e quarto. Quinto posto per Paolo Baselli, mentre Antoni Bal si posiziona sesto, davanti a Luca Fiorenti, settimo, e a Michele Zampieri, ottavo. Angelo Ardito e Davide Gherardi occupano la quinta fila, invece la sesta è ad appannaggio di Marco Beretta e Gabriele Dalprà. La classifica prosegue con Roberto Pelanconi, Marco Nannavecchia, Riccardo Pedrola, Alberto Franchini, Luigi Amorese, Andrea Bicciolo, Gianluca Rubiolini, Andrea Piero Angelo Tronconi e Filippo Repetto.
In Gara 1, Donadei sfila bene allo spegnimento dei semafori e prende le redini della corsa, inseguito da Pini e Viganò, con il poleman in difficoltà nei primi giri e scavalcato successivamente anche da Fiorenti, Gherardi e Zani. Donadei guadagna presto un buon vantaggio su Pini, raggiunto nel frattempo da Fiorenti, mentre Zani passa Gherardi per il quarto posto e si lancia all’inseguimento dei primi tre. Senza troppi problemi, Donadei passa per primo sotto la bandiera a scacchi, con Pini in seconda posizione a 1.972 secondi dal vincitore. Invece, Zani sorpassa Fiorenti al penultimo giro, ma quest’ultimo risponde per le rime al rivale e si riappropria del terzo posto. Tuttavia, la classifica cambia nel post-gara: Pini è squalificato per un’irregolarità tecnica e Gherardi, giunto quinto, riceve una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta. Fiorenti passa al secondo posto, Zani è promosso sul podio e Viganò si classifica quarto.
In Gara 2, Baselli è perfetto alla partenza e mantiene saldo il comando, mentre Ardito sfila bene dalla quarta posizione e si porta al secondo posto, davanti a Dalprà e Gherardi. Al 2° giro, Dalprà cede due posizioni a Viganò e Fiorenti, ma l’intervento poco dopo del regime di “slow”, a causa di un incidente nelle retrovie, ricompatta il gruppo. Alla ripartenza, Baselli non contiene Ardito, Gherardi e Fiorenti, e scende al quarto posto, davanti a Viganò retrocesso nel frattempo al quinto. Con grande sangue freddo, Ardito non cede la leadership ai suoi avversari e vince la corsa, seguito sul podio da Gherardi e Fiorenti. Baselli chiude quarto, con Viganò quinto e Dalprà sesto.
Super ROK
Anche la Super ROK, la classe monomarcia più performante della ROK Cup Italia, torna in scena in occasione del quarto round di campionato.
Le qualifiche di domenica mattina si tingono di rosa con la pole position di Gaia Cardinali, la più veloce con un tempo di 47.584 secondi. Ottimo esordio stagionale per Cristian Comanducci, secondo in classifica, davanti ad un'altra ragazza, Lynn Neuhaus, in terza posizione. Dopo le prime gare in Shifter ROK, Elliott Shaw ritorna nella Super ROK con il quarto posto nelle prove cronometrate, seguito da Brando Pozzi, quinto, e da Manuel Gritti, sesto. Quarta fila per Sergio Koch e Antonio Lagrotteria, quinta, invece, per Chiara Bolognini e Riccardo Martinello. Subito a seguire troviamo Eduardo Montoro, Riccardo Cocozza, Alessandro Zini, Nicole Maffeis, Michal Bartoszuk, Mattia Cocchi, Valentina Nessi e Christian Giovanni Signoretta.
In Gara 1, Cardinali parte perfettamente dalla prima posizione, mentre Shaw guadagna subito il terzo posto e cerca di sorpassare all’interno Comanducci. L’italiano contiene lo svizzero, dopodiché lancia l’attacco a Cardinali, manovra che gli vale la testa della corsa. Comanducci e Cardinali iniziano un intenso duello a distanza, con Shaw concentrato invece a difendersi dal duo Gritti-Pozzi. Comanducci aumenta il distacco su Cardinali fino a 2 secondi circa, per poi gestire il vantaggio sulla monegasca fino alla bandiera a scacchi. Vittoria mai messa in dubbio quella di Comanducci, davanti a Cardinali, seconda, e a Shaw, ma quest’ultimo riceve una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta e retrocede quinto. Gritti coglie così il gradino più basso del podio seguito da Pozzi, quarto.
In Gara 2, Koch e Lagrotteria mantengono salde le prime due posizioni al via, ma un incontenibile Comanducci passa dall’ottava posizione alla prima in poco meno di un giro. Dal quinto posto sulla griglia di partenza, Pozzi prende la seconda piazza e prova a tenere il contatto con Comanducci, ma si ritrova a doversi guardare le spalle prima da Lagrotteria e poi da Cardinali. A metà corsa, la ragazza monegasca riesce a passare Pozzi, ma l’italiano non demorde e recupera la propria posizione dopo pochi passaggi. Nel frattempo, Comanducci chiude in solitaria sul traguardo finale, con quasi 7 secondi di vantaggio su Pozzi, secondo. Purtroppo, un problema tecnico pone fine alla prova di Cardinali e l’onore di salire sul gradino più basso del podio va a Elliott Shaw. Seguono Neuhaus, Koch e Lagrotteria, quest’ultimo scivolato sesto negli ultimi passaggi.
Shifter ROK
Gare accese e ricche di spettacolo quelle della Shifter ROK, la categoria della ROK Cup Italia rivolta ai kart a marce, sul tracciato di Castelletto di Branduzzo.
Continua l’ottimo stato di forma di Samuele Leopardi, alla seconda pole position consecutiva in campionato grazie al miglior tempo di 47.288 fatto registrare nelle qualifiche. Per soli 53 millesimi di secondo, Gabriele Bensi chiude le prove in seconda posizione, seguito in classifica da Riccardo Rigodanza, terzo, Niki Taylor, quarto, e Federico Mascialino, quinto. Andrea Aliberti centra il sesto posto, con Massimiliano Pezzucchi settimo e Fabrizio Morardo ottavo. Chiudono la Top 10 Philip Ehrensberger e Davide Cugini, mentre nelle posizioni immediatamente successive troviamo Andrea Zemin, Ferruccio Alacqua, Daniele Demartins, Gabrio Bizzozero, Victor Martin Odin, Stefano Mira, Giacomo Pellegrino, Marco Acquarella, Manuel Daziano, Ebrahim Pedro Carvalho, Patrick Di Giuseppe, Edoardo Sabatino, Francesco Buffa, Gioele Pollini, Thomas Consonni, Lorenzo Celetti, Riccardo Franciosi, Erosi Fanton e Federico Squaranti.
In Gara 1, Bensi e Taylor approfittano di una piccola incertezza alla partenza di Leopardi per scavalcarlo pochi metri dopo il via. Rigodanza non brilla allo spegnersi dei semafori e concede diverse posizioni ad Aliberti, Cugini, Morardo e Mascialino. Fin dai primi giri, Bensi, Taylor e Leopardi prendono il largo dal resto del gruppo e inscenano un’intensa battaglia per la leadership della corsa. Nel frattempo, Morardo e Rigodanza guadagnano rispettivamente la quarta e la quinta posizione, con Cugini, Aliberti e Mascialino in lotta per il sesto posto. Dopo 15 giri, Bensi taglia per primo il traguardo finale, con quasi un secondo di vantaggio su Taylor, secondo, e Leopardi, terzo. Seguono sotto la bandiera a scacchi Morardo, Rigodanza, Aliberti e Mascialino, con Cugini penalizzato per lo spoiler frontale in posizione non corretta e retrocesso al 15° posto.
In Gara 2, buona partenza per Zemin che riesce a conservare la prima posizione guadagnata con l’inversione dei primi otto di Gara 1, con Mascialino, Aliberti, Morardo e Rigodanza nel ruolo di primi inseguitori. Però, a rendersi protagonista della corsa nei passaggi successivi, è Leopardi, capace di sorpassare in quest’ordine Rigodanza, Morardo e Aliberti. Zemin, in testa alla gara, gestisce al meglio il vantaggio su Mascialino e, al termine dei 13 giri in programma, festeggia la vittoria. Leopardi ottiene il secondo podio del weekend, mentre Aliberti precipita 11° a causa delle concitate fasi finali; Morardo e Rigodanza ne approfittano e ottengono rispettivamente la quarta e la quinta posizione.