ROK Cup Italia, round 5 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 29 Giu 2023

ROK Cup Italia, round 5 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 29 Giu 2023

Completato il giro di boa, la stagione 2023 della ROK Cup Italia prosegue con il quinto appuntamento in notturna al South Garda Karting di Lonato del Garda (BS), con 231 piloti protagonisti in pista nelle sei categorie presenti. Al termine della serata di sabato, sono emersi i seguenti leader di campionato: Shen Zeyu (Mini ROK), Marchesi Nicolas (Junior ROK), Dragan David (Senior ROK), Ptackova Sona (Expert ROK), Grzywacz Bartosz (Super ROK) and Taylor Niki (Shifter ROK).


Mini ROK


Di nuovo “tutto esaurito” nella Mini ROK, la classe dei più piccoli della ROK Cup Italia, con 52 piloti pronti a darsi battaglia in pista.


Nelle sessioni di qualifica emerge Xie Huifei, il più rapido in assoluto grazie al tempo di 54”164 ottenuto nel gruppo 1. Angelo Pecoraro svetta, invece, nel gruppo 2 con un crono di 54”318 e si posiziona alle spalle di Xie nella classifica combinata che prosegue con il bravo Luca Muzzolon, terzo, seguito da Antonio Reginaldo Pizzonia Neto, quarto, mentre Milosz Smuk e Gabriele Iacomelli ottengono rispettivamente il quinto e il sesto posto. Niccolò Carrara è settimo, seguito da Alessandro Truchot, Zack Zhu e Antonio Guglietta. Proseguendo con la graduatoria troviamo Alessandro Nanni, Vsevolod Osadchyi-Suslovskyi, Li Linghan, Justin Di Lucia, Shen Zeyu, Andrea Carbone, Giuseppe Noviello, Norbert Jr Plaszewski, Victoria Farfus, Momcilo Davoust, Sofia Povazhnaia, Ella Hakkinen, Daniel Hakkinen, Benjamin Westwood, Maxim Becker, Lorenzo Zucchetto, Enzo Eit, Ilias Mitaki, Nikodem Osiecki, Marcell Zsebo, Alessandro Dragone, Augustin Feligioni, Pascal Knipp, Dario Palazzolo, Carlo Pongratz, Julian Frasnelli, Johannes Buchhammer, Shae Shield, Plamen Teliyski, Oskar Baron, Angel Franceskin, Michael Zajac, Vincenzo Salierno, Max Boshoff, Leonardo Trombini, Tudor Jercan, Federico Schiavi, Alex Dal Maso, Bryan Filippelli, Nicholas Bertolani, Leon Beller ed Elias Boullier.


Nelle successive qualifying heat, Pecoraro è imbattibile e, con un totale di due vittorie, balza in testa alla classifica intermedia. Nonostante una vittoria, il poleman Huifei retrocede al secondo posto, mentre Zhu realizza due Top 3 e sale in terza posizione. Seguono Carrara, Nanni, Pizzonia Neto, Guglietta, Osadchyi-Suslovskyi, Smuk e Zeyu, mentre Muzzolon scivola da terzo a 11°.


La finale si preannuncia elettrizzante e le premesse vengono subito rispettate. Zhu sorprende tutti dalla terza casella di partenza e ottiene il comando dopo pochi metri, con Pecoraro e Huifei nelle posizioni immediatamente successive. Tuttavia, Pecoraro finisce fuori pista dopo poche curve e lascia passare Nanni, Guglietta e Zeyu. Zhu approfitta della bagarre alle sue spalle per prendere il largo e Nanni, intuendo le intenzioni del rivale, si porta velocemente al secondo posto e tenta l’inseguimento. S’infiamma, invece, la battaglia per il gradino più basso del podio, che vede un continuo scambio di posizioni tra Huifei, Guglietta, Zeyu, Carrara, ai quali, nei passaggi successivi, si aggiungono anche Osadchyi-Suslovskyi e Truchot. In vetta alla classifica, Zhu riesce a conquistare la vittoria grazie a una perfetta condotta di gara, mentre Nanni non riesce a colmare la distanza dal francese e chiude secondo. La sfida per il terzo posto premia Pecoraro, davanti a Osadchyi-Suslovskyi, Zeyu, Carrara, Guglietta e Truchot, con Huifei 11° per via di una penalità.


Junior ROK


Lungo elenco d’iscritti anche per la Junior ROK, con ben 48 piloti al via della “notturna” di Lonato del Garda.


Doppietta per la Polonia nelle qualifiche di sabato pomeriggio grazie a Marcel Kasprzycki, primo assoluto con il giro più veloce nel gruppo 1 in 48”594, e Maksymilian Rafalik, secondo nella graduatoria generale e con il miglior tempo nel gruppo 2. Nicolas Marchesi, Alex Desario e Ahn Tu Ranghetti tengono alta la bandiera italiana accaparrandosi rispettivamente il terzo, il quarto e il quinto posto, seguiti dal polacco Morgan Knudsen. Qarrar Firhand è settimo, seguito da Vegard Klemetsen in ottava posizione, Franciszek Czapla in nona e Fabio Reale in decima. La classifica continua con Turk Blazic Jan, Riccardo Brangero, Franciszek Lassota, Filippo Pola, Antoni Kosiba, Matteo Berruti, Adam Sydor, Matteo Pau, Alessandro Giarratano, Lorenzo Coletto, Alex Laghezza, Lorenzo Lenzi, Alessandro Merigo, Guido Bruno Bidoli, Andrea Bruscino, Devin Leon Ucar, Pietro Camerlengo, Leonardo Monzani, Zachary Taylor, Marlon Di Salvo, Thomas Carnovali, Marcel Matyjewicz, Emilio Tedesco, Luca Lo Bue, Amelia Wyszomirska, Lorenzo Sammartano, Sheylis Vedel, Ettore Sanesi, Davide Petrosi, Jakub Lizak, Stefano Ferrari, Enrico Pietro Villa, Rikardo Bakaj, Selina Baum, Riccardo Moreni, Luigi Pace, Dominik Beller e Nicolas Loeffler.


Cambia il leader nel corso delle qualifying heat: Rafalik fa registrare due vittorie su due gare e spodesta dalla cima della classifica intermedia Kasprzycki, autore, invece, di un successo e di un terzo posto. Altri due polacchi raggiungono i vertici della classifica: sono Knudsen e Czapla, rispettivamente terzo e quarto. Seguono Desario, quinto, e Klemetsen, Marchesi, Reale, Ranghetti e Lassota, in sequenza alle sue spalle.


Tutto perfetto al via della finale per il poleman Rafalik, in testa alla prima curva, ma subito messo sotto pressione da Knudsen, Desario e Marchesi. Czapla e Kasprzycki, sfavoriti dalla partenza all’esterno, scivolano invece al quinto e al sesto posto. Ma a farsi largo nei primi giri è l’italiano Marchesi, in grado di agguantare il secondo posto al termine del primo passaggio e, nella tornata successiva, addirittura il comando. Anche Czapla completa con successo l’attacco su Rafalik e si lancia all’inseguimento di Marchesi: il polacco raggiunge l’italiano dopo pochi giri e lo scalza dalla prima posizione. I due restano a stretto contatto per tutta la gara, finché Marchesi rompe gli indugi e sorpassa Czapla al 13° giro. L’italiano tenta la fuga, ma il rivale polacco non molla la presa e, anzi, ritorna davanti al penultimo giro. Vince quindi Czapla, con Marchesi sopravanzato anche da Kasprzycki e Reale. Però, le verifiche post-gara portano alcuni cambiamenti alla classifica: Kasprzycki e Reale ricevono una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta e retrocedono quinto e sesto, promuovendo la coppia Marchesi-Kosiba sul podio e Klemetsen al quarto posto.


Senior ROK


Procede con un altro successo in termini di partecipanti la stagione della Senior ROK, con addirittura 53 piloti al via.


Dopo aver mancato la pole position a Castelletto di Branduzzo, David Stefan Dragan ritorna davanti a tutti nelle qualifiche di Lonato del Garda, segnando un tempo record di 47”630 nel secondo raggruppamento. Mattia Jentile si aggiudica, invece, il primo posto nel gruppo 1 e si posiziona alle spalle del compagno di squadra, mentre in terza posizione troviamo Luca Perelli. Filippo Tornaghi è quarto, seguito da Patrik Fraboni, in quinta posizione, Simone Taccola, sesto, Giulio Olivieri, settimo, e Adrian Labuda, ottavo. Completano la Top 10 Alberto Bernardi e Michael Müller: i due precedono, nell’ordine, Lorenzo Bedetti, Colin Würthenberger, Davide Marconato, Vittorio Maria Russo, Alessio Mario Abbate, Salvatore Toscano, Daniele Galbiati, Christian Canonica, Jesse Garcia, Giuseppe Gaglianò, Andrea Volpato, Riccardo Salemi, Ludovica Miceli, Juan Ignacio Alessi, Nicole Ameglio, Edoardo Prioglio, Matteo Zaffarano, Antonio Parlapiano, Federico Rossi, Nicolò Coppotelli, Sachel Rotgé, Massimo Cannizzo, Mattia Severino Marchiante, Andrea Giudice, Gabriele Giganti, Giovanni Polato, Francesco Curione, Gianmarco Cortopassi, Samuele Di Filippo, Davide Torrentelli, Fabio Silvestri, Niccolò Fontani, Maia Meneghin, Cristian Lovi, Ruben Pistolato, Alessandro Arrey Bernandini, Emanuele Romanelli, Noah Massa, Manuel Rossi, Emanuele Bruscino e Giovanni Tiberio.


Non cambia la sinfonia nemmeno nelle qualifying heat. Sia Dragan sia Jentile si aggiudicano una vittoria e un secondo posto nelle due manche disputate, ma il romeno rimane davanti all’italiano in classifica. Fraboni passa da quinto a terzo e Tornaghi rimane in pianta stabile al quarto posto. Seguono Olivieri, Labuda, Perelli e Müller, mentre Marconato e Galbiati entrano nel gruppo dei primi dieci.


In finale, tutto regolare alla partenza con Dragan capace di conservare il comando davanti a Olivieri, secondo dopo poche curve, e seguito da Fraboni, Jentile e Tornaghi, nelle posizioni immediatamente successive. Olivieri è subito aggressivo nei confronti di Dragan, tuttavia il romeno non si scompone e contiene perfettamente il compagno di squadra. Il quintetto di testa - formato da Dragan, Olivieri, Fraboni, Tornaghi e Jentile - riesce a staccare nettamente il resto del gruppo e avvia una lunga ed estenuante competizione a distanza, giocata sul filo dei decimi di secondo. Al termine dei 16 giri in programma, Dragan taglia trionfante il traguardo finale con un vantaggio di quasi due secondi su Olivieri, secondo, mentre Fraboni si aggiudica il gradino più basso del podio, davanti a Tornaghi, quarto, e a Jentile, quinto. Più staccati Müller, Labuda, Russo, Bruscino, Bernardi e Bedetti.


Expert ROK


Battaglie senza esclusione di colpi nella Expert ROK, la categoria riservata ai più esperti della ROK Cup Italia, che tocca ancora numeri da record per quanto riguarda le partecipazioni.


Prima apparizione stagionale e prima pole position per Nikolay Varbitzaliev, con il tempo di 48”824. Sona Ptackova non batte il bulgaro per soli 19 millesimi e si piazza seconda, con alle spalle Paolo Baselli, terzo, e Jorge Rodolfo Matos Bedoya, quarto. Luca Fiorenti e Angelo Ardito sono rispettivamente quinto e sesto, seguiti da Alessandro Viganò, Tino Donadei, Michele Zampieri e Filippo Repetto. Nella seconda metà della classifica troviamo Fabio Cretti, Roberto Nali, Leonardo Grassini, Daniel Zajac, Marco Nannavecchia, Marco Beretta, Calogero Romano, Salvatore Pennisi, Gianluca Rubiolini e Riccardo Pedrola.


In Gara 1, Varbitzaliev non sfrutta al meglio la pole position e lascia il comando alla rivale Ptackova, mentre dietro di loro si posizionano Fiorenti, Matos Bedoya, Viganò, Donadei, Zampieri e Ardito. Varbitzaliev, però, non resta a guardare e risponde per le rime a Ptackova in occasione del terzo giro, riprendendo le redini della corsa. I due staccano nettamente il gruppo degli inseguitori e danno il via a un emozionante confronto diretto, che li vede sempre a meno di mezzo secondo l’uno dall’altro. Ptackova mantiene Varbitzaliev nei propri radar e segna anche il giro veloce, ma il bulgaro non cede alla pressione e precede la polacca sul traguardo per meno di 4 decimi di secondo. Fiorenti centra il gradino più basso del podio, con oltre cinque secondi di ritardo dai primi due, davanti a Matos Bedoya, Donadei, Viganò, Zampieri e Repetto. Non prende parte alla corsa Baselli.


In Gara 2, Repetto mantiene la prima posizione dopo il via, con Viganò bravo a scavalcare Zampieri e a rimanere in scia al poleman. Zampieri non resta a guardare e ritorna davanti a Viganò, il quale risponde all’ultimo tornante accompagnando Zampieri fuori pista, sull’erba: una mossa che fa perdere diverse posizioni a entrambi e che lascia spazio a Donadei, Matos Bedoya e Varbitzaliev. Proprio il vincitore di Gara 1 diventa incontenibile e, in poche tornate, si porta addirittura al comando. Varbitzaliev lascia un enorme vuoto tra sé e i propri avversari e transita in solitaria sotto la bandiera a scacchi. Accesa, invece, la lotta per la piazza d’onore, con Ptackova capace di sorpassare negli ultimi giri Matos Bedoya, terzo, e Viganò, quarto. Fiorenti chiude quinto, invece Repetto arretra fino al sesto posto.


Super ROK


Super ROK a pieno regime in occasione della quinta tappa di Lonato del Garda.


Christian Comanducci batte Yicheng Qu di 14 millesimi nelle prove cronometrate e si assicura la pole position, con Kinga Wojcik terza a +18 millesimi dal poleman e Manuel Gritti quarto. Brando Pozzi e Michele Imberti sono in terza fila, seguiti dalla coppia Gaia Cardinali-Domenico Cicognini, in quarta, e da Bartosz Grzywacz-Elliott Shaw, in quinta. La classifica delle qualifiche prosegue con Leonardo Cesaretti, Sergio Koch, Federico Vecchio, Riccardo Martinello, Chiara Bolognini, Edoardo Montoro, Matteo Adami, Alessandro Zini, Lorenzo Rubes, Nicole Maffeis, Mattia Cocchi, Antonio Lagrotteria, Michal Bartoszuk, Matilde Seregni e Christian Giovanni Signoretta.


In Gara 1, Qu sorprende Comanducci al via e transita alla prima curva davanti a tutti, ma l’italiano recupera immediatamente la propria posizione al primo tornante. Gritti, invece, conquista la terza posizione, con Pozzi, Shaw, Grzywacz, Wojcik e Cardinali alle sue spalle. Nei giri iniziali, Comanducci inizia a guadagnare metri sul diretto inseguitore Qu, mentre Pozzi e Shaw sfruttano un errore di Gritti per sorpassarlo. Le prime tre posizioni si stabilizzano nel corso della gara, con Comanducci bravo a gestire il proprio vantaggio sulla coppia Qu-Pozzi: un gap che gli consente di passare, trionfante, sotto la bandiera a scacchi. Intensa la battaglia per il quarto posto: Gritti e Grzywacz scalzano Shaw, poi il polacco sopravanza l’italiano e termina ai piedi del podio. Quinta Cardinali, sesta Wojcik, settimo Shaw, poi penalizzato di cinque secondi e classificato nono. Non prende parte alla gara, invece, Cicognini, uno dei protagonisti nelle qualifiche.


In Gara 2, Martinello approfitta della partenza dalla pole position e si tiene stretto il primo posto, mentre Cardinali lascia il passo a Pozzi. Bene anche Comanducci e Shaw, rispettivamente quarto e quinto, inseguiti da Grzywacz. In poche curve, Pozzi trova il varco necessario per superare Martinello e inizia la propria fuga, ma al passaggio successivo Comanducci guadagna la piazza d’onore e si lancia all’inseguimento del leader della gara. I due si studiano a vicenda per la quasi totalità della gara, fino all’ultimo giro quando Comanducci affianca più volte Pozzi: quest’ultimo, però, si difende egregiamente dagli attacchi del rivale e taglia per primo il traguardo per soli due decimi. Dietro di loro, Shaw ottiene il terzo posto finale, davanti a Cardinali (retrocessa poi decima per una penalità), Grzywacz, Cesaretti, Cicognini e Gritti. Martinelli, invece, si classifica ottavo.


Shifter ROK


Il South Garda Karting accoglie ben 35 piloti nella Shifter ROK, la categoria “a marce” della ROK Cup Italia.


Il più veloce di tutti nelle qualifiche è Federico Mascialino, capace di far registrare un tempo di 46”570. Fabrizio Morardo è il primo degli inseguitori, secondo con un crono di 46”643, mentre Niki Taylor coglie la terza posizione. Quarto posto per Marco Chiarello, con Federico Squaranti quinto e Riccardo Rigodanza sesto. Greg Berry e Victor Martin Odin firmano la quarta fila, invece Gabriele Bensi e Manuel Daziano completano la quinta. Appena fuori dalla Top 10 troviamo Massimiliano Pezzucchi, davanti Edoardo Sabatino, Philippe Ehrensberger, Gabrio Bizzozero, Lorenzo Ripamonti, Davide Cugini, Francesco Buffa, Marco Acquarella, Ebrahim Pedro Cavalho, Lorenzo Celetti, Mattia Rossetti, Gioele Pollini, Pietro Gobbi, Gianluca Degiacomi, Alessio Foresto, Alessandro Tagliacollo, Thomas Consonni, Leonardo Boccardi, Victor Jimenez, Riccardo Franciosi, Damiano Sapio, Lorenzo Brunetti, Eros Fanton, Andrea Zemin e Andrea Aliberti.


In Gara 1, al via Morardo brucia il poleman Mascialino e prende la leadership della corsa, mentre Chiarello si porta in terza posizione, inseguito da Taylor, e Rigodanza e Squaranti. Tra questi, a farsi subito strada tra gli avversari è Squaranti che, sorpasso dopo sorpasso si porta immediatamente al secondo posto. Anche Morardo cede il passo allo scatenato Squaranti e viene preso di mira anche da Bensi, risalito in terza posizione. Proprio Bensi è autore al 9° giro di un sorpasso su Morardo. Ma l’italiano non si accontenta e, nelle ultime tornate, prova a insidiare anche la leadership di Squaranti, ma quest’ultimo gestisce perfettamente la situazione e vince la gara. Taylor, terzo, completa il podio, davanti a Mascialino, quarto. Morardo e Chiarello scendono, invece, rispettivamente in quinta e in sesta posizione. Tuttavia, cambia la classifica dopo i controlli post-gara: Bensi e Taylor ricevono una penalità e scendono al sesto e all’ottavo posto. Così, Mascialino e Morardo sono promossi sul podio.


In Gara 2, bello lo spunto di Cugini: l’italiano scatta dalla seconda casella in griglia di partenza e si porta subito al comando, seguito Taylor che precede Bensi, Morardo, Squaranti e Chiarello, quest’ultimo poi superato da Rigodanza nel corso del giro d’apertura. Squaranti supera Morardo e si lancia all’attacco di Bensi: i due si toccano e ad avere la peggio è proprio Squaranti, costretto al ritiro. Nei giri successivi, Taylor e Rigodanza scavalcano Cugini e avviano un bel duello per il primato, a cui si aggiunge Bensi negli ultimi giri. Al termine della gara è Taylor a gioire sul traguardo, mentre Bensi beffa Rigodanza e conquista il secondo posto. Zemin, Squaranti, Mascialino, Cugini e Chiarello completano la classifica dei primi otto, con Morardo costretto al ritiro a poche tornate dal termine.

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