ROK Cup Italia, round 3 - il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 01 Mag 2025

ROK Cup Italia, round 3 - il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 01 Mag 2025

La ROK Cup Italia ritorna al Franciacorta Karting Track di Castrezzato (BS) in occasione del terzo appuntamento della stagione 2025, con il paddock popolato da oltre 200 piloti nelle sette categorie in gara. Al termine della giornata di domenica, sono emersi i seguenti leader di campionato: Almekdad Ghazi (Mini ROK U10), Bissa Patrick (Mini ROK), Cichoracki Tomasz (Junior ROK), Gaglianò Giuseppe (Senior ROK), Sorbello Andrea (Expert ROK), Ferrari Riccardo (Super ROK) e Pasiewicz Karol (Shifter ROK).


Mini ROK U10


Prosegue con successo la stagione della Mini ROK U10, la categoria “new-entry” della ROK Cup Italia.


Il primo posto della qualifica di domenica mattina va nelle mani di Platon Kovtunenko, capace di far segnare un tempo di 57.677 secondi. Giovanni Ventorino e Leo Kralev inseguono il rivale, piazzandosi rispettivamente secondo e terzo, mentre Ghazi Almekdad è quarto in graduatoria. Leon Giudicelli ed Elias Boullier si posizionano quinto e sesto, davanti a Nico Fardin, settimo, a Edoardo Traina, ottavo, a Farel Beretta Dugat, nono, e a Samuel Dal Pozzo, decimo. Tra gli Under 10, partecipano all’appuntamento anche Miguel Spina, Matteo Meni, Anna Makolm, Radek Czernicki, Gabriel Mara Varon, Nicolaj Pietras, Giovanni Pasini, Giorgio Sapignoli, Bryan Galardini, Ilmen Yilmaz, Przemyslaw Janiszewski.


In Gara 1, la partenza dalla linea interna permette a Kovtunenko, a Kralev e a Giudicelli di conquistare le prime posizioni della classifica, mentre Ventorino è quarto dopo le curve iniziali. In breve, Kralev prende il comando della corsa e accende un intenso duello con Kovtunenko. Giudicelli e Ventorino, invece, lottano per la terza posizione, raggiunti poco dopo anche da Almekdad. Nonostante la pressione da parte di Kovtunenko, Kralev è primo sotto la bandiera a scacchi, con l’ucraino classificato secondo. Dietro ai due, Ventorino riesce ad assicurarsi il gradino più basso del podio, battendo Giudicelli, quarto, e Almekdad, quinto.


In Gara 2, partendo dalla pole position per effetto dell’inversione dei primi otto, Fardin è in testa subito dopo il via, ma già al termine del primo giro la classifica vede in testa Kovtunenko precedere Boullier, Almekdad e Fardin, nell’ordine. A giocarsi la vittoria nel corso della gara sono cinque piloti: Kovtunenko, saldamente al comando, Almekdad, Boullier e la coppia Ventorino-Kralev, nel frattempo riuscita a guadagnare diverse posizioni. All’ultimo tornante del giro conclusivo, Kovtunenko e Kralev si toccano: il bulgaro riparte dal fondo, mentre l’ucraino vince. Tuttavia, Kovtunenko riceve tre secondi di penalità e la vittoria passa nelle mani di Almekdad, primo con appena 0.068 secondi di vantaggio su Boullier, secondo. Ventorino coglie l’ultimo gradino del podio, precedendo Pasini, quarto, e Fardin, quinto.


 


Mini ROK


Sono due gare intense e decise negli ultimi metri, quelle della Mini ROK a Franciacorta.


Il weekend inizia nel segno di Alessandro Nanni, in pole position nella qualifica di domenica con un tempo di 56.087 secondi. Niccolò Perico insegue il connazionale in seconda posizione, mentre Thomas Ometto e Giuseppe Noviello sono rispettivamente terzo e quarto in classifica. Al quinto posto troviamo Tommaso Pomoni, che precede in graduatoria Dominik Wojcik, Patrick Bissa, Bryan Filippelli, Marco Verde e Nicolò Poli. Seguono nelle posizioni immediatamente successive Romain Lopez, Giulio Manzoni, Daniel Hakkinen, Andrea Buffo, Johannes Buchhammer, Dilan Roman Fricker, Filippo Frigerio, Lorenzo Zucchetto, Manuel Enrique Calendi, Aleksander Czub, Ayrton Jon Tonna, Axel Gore, Camilla Amarotti, Mattia Pellin, Nathan Lotrionte, Nicholas Bertolani, Nicolas Yerly, Luigi Dascoli, Jan Gardzielik, Andrea Screpis, Alex Dal Maso, Sebastian Schirripa, Logan Billau.


In Gara 1, Nanni e Ometto transitano alla prima curva in prima e in seconda posizione, seguiti da Perico in terza e Noviello salito in quarta. Con Ometto che retrocede al quarto posto dopo appena un giro, la lotta per la vittoria diventa un affare esclusivo tra Nanni, Perico e Noviello: i tre, infatti, rimangono vicinissimi per tutta la durata della corsa, senza che nessuno di loro riesca a far variare la classifica. Con una difesa impenetrabile, Nanni precede in volata Perico di 0.017 secondi e Noviello di 0.084 secondi, aggiudicandosi così la vittoria. Verde guadagna cinque posizioni e chiude quarto, mentre Buffo rimonta nove posizioni e termina quinto. Bissa è sesto, Wojcik è settimo e Ometto è ottavo.


In Gara 2, Ometto, dalla pole position, tenta in tutti i modi di tenersi stretta la leadership, ma Bissa è lesto a sottrargli il comando al primo tornante. L’italiano, però, deve fare i conti con Perico, scattato dalla quarta fila e in grado di sorpassarlo in occasione del terzo giro. I due instaurano un bel duello per tutta la durata della corsa, fino a quando la bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Perico su Bissa per appena 0.210 secondi. Dopo aver tentato invano di raggiungere il duo di testa, Nanni termina terzo, davanti a Noviello, quarto oltre che autore del miglior tempo della corsa, e a Verde, quinto.


 


Junior ROK


Record stagionale in termini di partecipanti per la Junior ROK, con 60 piloti in azione.


Le qualifiche parlano polacco: Natan Rybczynski ottiene la pole position grazie a un tempo di 49.471 secondi nel gruppo 2, battendo il più veloce del gruppo 1, Matteo Melis. Leonardo Lanza e Matteo Peruccio sono rispettivamente terzo e quarto, mentre Tomasz Cichoracki e Liam Aarsbaek Secall sono rispettivamente quinto e sesto. Blazej Kostrzewa, Alberto Masotto, Leonardo De Grandi e Huifei Xie completano le prime dieci posizioni. La classifica prosegue con Franciszek Bal, Sebastian Riedel, Mikolaj Gawlikowski, Angelo Pecoraro, Riccardo Brangero, Faidon Papafilippou, Olek Mrozik, Enrico Pietro Villa, Francesco Iannuzzo, Iven Ammann, Julia Angelard, Andrea Proverbio, Kacper Kluk, Vasco De Vito, Ioannis Chatziparaskevaidis, Samuel Gabriele Del Gaudio, Stefano Zamponi, Marek Lagan, Neil Nekmouche, Mateusz Wal, Francesco Koci, Michael Czyzewicz, Gabriele Iacomelli, Carlo Pongratz, Riccardo Repetto, Adrian Potepa, Odin Flora, Jessica Calleja, Ilias Mitaki, Selina Baum, Adriyan Anachkov, Tommaso Scarato, Alessandro Gorini, Jacob Zavaliauskas, Nikola Nikolic, Oguz Marangoz, Mariachiara Nardelli, Emma Boschetto, Valerio Santini, Jan Stencel, Francesca Pietrini, Santino Sapia, Giada Vanigioli, Ascanio Sandrini, Sean Beck Davies, Borys Blaszczyk, Lena Pichler, Zac Ibbotson, Ismet Yilmaz e Pietro Chesini.


Melis si mette nettamente in luce nelle qualifying heat: con tre vittorie su tre gare, l’italiano è davanti a tutti in graduatoria. Cichoracki ottiene una vittoria e due secondi posti che gli permettono di balzare in seconda posizione nella classifica intermedia. Secall si piazza terzo, mentre Papafilippou e Pecoraro si fanno spazio tra gli avversari e guadagnano rispettivamente la quarta e la quinta posizione. Peruccio retrocede al sesto posto, davanti ad Angelard, risalita dal 21°, e a Kostrzewa. Bal e Mrozik chiudono la top-10, che non include il poleman Rybczynski (15°) e Lanza (20°).


Nella finale, Melis scatta decisamente meglio rispetto ai suoi avversari, ma la gara viene immediatamente interrotta con una bandiera gialla su tutto il circuito, complice un incidente nelle prime curve che coinvolge anche Brangero, secondo in campionato alla vigilia di questo round. La corsa riparte con Melis, Cichoracki, Papafilippou e Kostrzewa davanti a tutti e immediatamente ai ferri corti per la prima posizione. Solo all’ultimo giro, approfittando della battaglia tra i tre dietro, Melis riesce ad allungare quanto basta sui rivali per aggiudicarsi la vittoria. Cichoracki centra il secondo posto e precede Papafilippou, terzo, e Kostrzewa, quarto. Rybczynski recupera fino alla quinta posizione.


 


Senior ROK


È affollata anche la categoria Senior ROK, che vanta 42 piloti verificati in questo terzo round di campionato.


A sorprendere tutti nelle qualifiche è Paolo Dung Pastori, capace di assicurarsi la pole position con un tempo di 47.857 secondi nel gruppo 2. Mattia D’Erme, il più rapido del gruppo 1, si stabilisce in seconda posizione, mentre alle sue spalle trovano posto Giuseppe Gaglianò, terzo, e Cristian Biasatti, quarto. Davide Lombardo centra la quinta piazza e precede Riccardo Chiodo, sesto, Colin Wazny, settimo, e Andrea Barbieri, ottavo. Alexandre Lopez e Alberto Bernardi occupano gli ultimi due posti in top-10, il nono e il decimo rispettivamente. Seguono in glassifica Leonardo Monzani, Federico Zanetti, Oskar Hildebranski, Riccardo Salemi, Emilio Tedesco, Iwo Beszterda, Luca Perelli, Christian Romeo, Ludovica Miceli, Giovanni Polato, Piotr Orzechowski, Franek Lassota, Alessandro Merigo, Anh Tu Ranghetti, Marlon Di Salvo, Marcin Dokucki, Rikardo Bakaj, Antoni Makuch, Alessandro Cocchi, Simone Taccola, Omar Locarini, Lukasz Jezierski, Kyle Ducoli, Arthur Minhea Benedi Nicului, Mattia Jentile, Nassim Bouarfa, Ewa Banach, Edward Thompson, Rotem Solomon, Marek Lipkowski, Cristiano Gautier e Samuele Di Filippo.


Con una vittoria e un secondo posto a suo favore, Pastori mantiene salda la leadership anche nella classifica intermedia, ma stavolta si ritrova alle spalle Gaglianò, autore di due secondi posti. Lombardo è terzo, anche grazie a un successo nelle manche, e precede Barbieri, quarto. Monzani e Beszterda guadagnano diverse posizioni e sono rispettivamente quinto e sesto. Dietro a Chiodo, settimo, si posiziona D’Erme, scivolato dal secondo posto. Bernardi e Hildebranski occupano le ultime due posizioni della top-10. Biasatti passa da quarto a 16°.


Nella finale, Lombardo sorprende tutti al via e si porta al comando della gara, con Pastori e Gaglianò costretti a inseguire il connazionale. Nei giri successivi, Gaglianò prende l’iniziativa: prima sorpassa Pastori, dopodiché azzera il distacco da Lombardo e gli soffia il primo posto. Con Gaglianò ormai in piena fuga, Lombardo viene progressivamente raggiunto da Pastori e anche da Beszterda. Al termine dei 16 giri in programma, Gaglianò transita in solitaria sul traguardo, mentre Lombardo si assicura il secondo posto. Invece, un contatto all’ultimo tornante tra Pastori e Beszterda priva loro la possibilità di raggiungere il podio: Barbieri si classifica terzo, davanti a Lopez, Salemi e Pastori, mentre Beszterda chiude decimo.


 


Expert ROK


A Franciacorta non possono mancare i protagonisti della Expert ROK, la categoria riservata ai senatori della ROK Cup Italia.


A primeggiare in qualifica è Alessandro Viganò, autore della pole position in 48.871 secondi. Dietro di lui si posizionano Filippo Repetto, secondo e distanziato di appena 0.056 secondi, e Michele Zampieri, terzo. La quarta posizione va nelle mani di Paolo Baselli, seguito in classifica da Tino Donadei, quinto, e da Andrea Sorbello, sesto. In top-10 trovano spazio anche Riccardo Pini, Adrian Marcinkiewicz, Mario Barrios Ferrero e Daniel Zajac. Seguono in graduatoria: Marzio Cavini, Gianluca Rubiolini, Gianluca Todeschini, Eitam Turchin, Luca Davì, Marco Nannavecchia e Marco Beretta.


In Gara 1, la pole position permette a Viganò di guidare il gruppo fin dalle prime battute, con Repetto, Zampieri, Sorbello e Baselli nelle posizioni immediatamente successive. Con una serie di giri veloci, Viganò aumenta costantemente il proprio vantaggio su Repetto, costretto invece a guardarsi le spalle da Zampieri prima e, a partire dal terzultimo passaggio, da Sorbello. Grazie a una prova perfetta, Viganò si aggiudica la vittoria della prima gara, salendo sul podio accompagnato da Repetto e da Sorbello, secondo e terzo. Zampieri si “accontenta” del quarto posto, davanti a Baselli. Sesto è Donadei, settimo è Pini e ottavo è Marcinkiewicz.


In Gara 2, Marcinkiewicz sfrutta al meglio la partenza dalla pole position e guida il gruppo di testa formato da Donadei, Zampieri, Repetto e Sorbello, mentre Pini sprofonda addirittura all’11° posto. Ad emergere dopo appena due giri, però, è Sorbello, ma nelle fasi centrali della corsa deve fare i conti con Viganò, minaccioso alle sue spalle. Tuttavia, arriva un colpo di scena da parte dei commissari sportivi, che assegnano una penalità di tre secondi a Viganò per non aver rispettato la procedura di partenza: l’italiano, quindi, prende con prepotenza il primo posto e, nonostante termini la gara davanti a tutti, retrocede quarto in classifica. Sorbello vince la prova, precedendo Repetto e Zampieri. Donadei è quinto, con Pini capace di rimediare la sesta posizione.


 


Super ROK


Come per la Junior ROK, anche la Super ROK fa registrare il record stagionale di partecipanti in questo appuntamento, ben 38.


Prima pole position in campionato per Nicolas Marchesi: l’italiano è davanti a tutti nelle qualifiche con un tempo di 47.098 secondi, realizzato nel gruppo 2. Gaia Cardinali è in testa al gruppo 1 e si posiziona seconda, precedendo quindi Zach Taylor, terzo, e Mattia Vischi, quarto, nella classifica combinata. Daniele Galbiati, Alex Laghezza e Guido Bidoli sono rispettivamente quinto, sesto e settimo, mentre Christian Canonica e Sotirios Athanasopoulos si piazzano ottavo e nono. Alex Desario, invece, si classifica decimo. Seguono Alessandro Cocozza, Riccardo Ferrari, Alessandro Zini, Pietro Camerlengo, Simone Donchi, Sarp Kayol, Nicholas Giuseppe Reino, Chiara Bolognini, Emmanouil Lioudakis, Vittorio Maria Russo, Luca Fiorenti, Samuele Sottile, Nik Sculac, Rafael Kamal, Manuel Gritti, Nicola Marini, Riccardo Cocozza, Alessandro Arrey Bernardini, Scott Reilly, Owen Speight, Andrea Saporiti, Elliott Shaw, Matteo Lazzarotto, Matteo Bellandi, Giuseppe Palladino, Mattia Bernardi, Gabriele Cucinotta e Fabio Silvestri.


Nelle qualifying heat, Marchesi è perfetto: con due vittorie su due gare, l’italiano rimane stabile al vertice della categoria, con Cardinali sempre nel ruolo di prima inseguitrice. Vischi e Laghezza occupano il terzo e il quarto posto, mentre Cocozza passa da 11° a quinto. Desario è sesto, davanti a Galbiati, settimo, e a Taylor, ottavo. Ferrari e Athanasopoulos completano la classifica dei primi dieci.


Nella finale, Vischi è a caccia fin dai primi istanti della leadership di Marchesi e, con un attacco deciso, passa davanti al poleman, costretto a cedere una posizione anche a Cardinali. Nei passaggi successivi, è Ferrari a occupare momentaneamente il secondo posto, fino a quando Marchesi non prende l’iniziativa e si lancia all’inseguimento del leader Vischi. All’ottavo giro, Marchesi sopravanza Vischi che, nel tentativo di contrattaccare, finisce sull’erba e si ritira. A Marchesi non resta che amministrare il proprio vantaggio per il resto della corsa e vince davanti a Cardinali, squalificata tuttavia per non aver rispettato la bandiera nera con il disco arancio. Il secondo posto passa quindi nelle mani di Ferrari, mentre Desario strappa la terza posizione.


 


Shifter ROK


Numerosi partecipanti prendono parte anche alla Shifter ROK, la categoria a marce della ROK Cup Italia.


Nicola Rossini è il principale protagonista della qualifica. L’italiano fa segnare il miglior tempo di 46.531 secondi, quasi un decimo di secondo migliore rispetto a Karol Pasiewicz, il primo degli inseguitori. Marco Chiarello segue in terza posizione, davanti a Luca Bettoni, quarto, William Lanzeni, quinto, e Davide Cordera, sesto. Nella parte alta della classifica trovano posto anche Manuel Daziano, settimo, Brando Pozzi, ottavo, Kacper Bielecki, nono, e Roberto Manduchi, decimo. Tra i piloti verificati ci sono, inoltre, Boris Cutaia, Marco Acquarella, Leonardo Principalli, Andre Nicastro, Lorenzo Ripamonti, Nikolaos Fragkakis, Valentino Rossi, Paolo Fracasso, Juan Camilo Acosta, Giacomo Prandelli, Victor Jimenez, Davide Cominazzini, Mateo Moni, Alfio Messina, Matteo Orengo, Tymoteusz Ksiadz e Diego Bartolozzi.


In Gara 1, Pasiewicz ha uno scatto migliore di Rossini allo spegnimento dei semafori e, dopo averlo affiancato alla prima curva, lo sorpassa. Dietro di loro, Chiarello si appropria del terzo posto, davanti a Bettoni e a Pozzi. Il terzetto composto da Pasiewicz, Rossini e Chiarello allunga sul resto del gruppo, ma al terzo giro Rossini commette un errore, impatta contro le barriere e si ritira. Chiarello, ereditato il secondo posto, rimane incollato a Pasiewicz, ma non è in grado d’impensierirlo: vince il polacco con 0.389 secondi di vantaggio sull’italiano. Salito al terzo posto dopo un paio di tornate dal via, Lanzeni conquista il gradino più basso del podio, mentre Cordera e Daziano si contendendo fino all’ultimo la quarta piazza, conquistata da Cordera. Bettoni conclude la gara sesto, mentre Pozzi si classifica decimo a causa di una penalità di cinque secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta.


In Gara 2, Manduchi parte bene dalla prima casella della griglia di partenza ed è subito in testa, con Daziano alle sue spalle, autore di uno scatto brillante dalla seconda fila. Cordera guadagna il terzo posto, mentre Principalli non sfrutta a proprio vantaggio lo start dalla prima fila. Dopo pochi giri, però, a farsi strada nel gruppo di testa è Lanzeni: approfittando del duello tra Manduchi e Daziano sorpassa quest’ultimo, dopodiché riesce a prendere le redini della corsa all’ottavo giro. Nel frattempo, un contatto al primo tornante tra Daziano e Pasiewicz mette la parola fine alla prova dell’italiano, mentre il polacco riparte dal fondo. La corsa termina con la vittoria di Lanzeni, bravo a resistere a Manduchi, secondo, e a Pozzi, partito decimo e terzo sul traguardo. Principalli e Bettoni sono quarto e quinto, mentre Rossini recupera fino al sesto posto. Cordera, invece, chiude decimo.

 Fotogallery
Condividi    
TROVA NELLE NEWS

Ultime news

TROVA NELLE NEWS:
TROVA:
   
ROK & ROK CUP sono marchi di
OTK KART GROUP srl
Via dei Soprini, 16
25080 PREVALLE (BS) ITALY
Tel. +39 030 6804601
 
P.I. 00663270981
C.F. 01899940173