ROK Cup Italia, round 1 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 14 Mar 2024

ROK Cup Italia, round 1 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 14 Mar 2024

Grande inizio di stagione per la ROK Cup Italia al Franciacorta Karting Track di Castrezzato (BS), con un numero straordinario di 244 partecipanti nelle sei categorie in gara. Al termine della giornata di domenica, sono emersi i seguenti leader di campionato: Achille Rea (Mini ROK), Sbardellati Federico (Junior ROK), Giudice Andrea (Senior ROK), Sorbello Andrea (Expert ROK), Pozzi Brando (Super ROK) e Rigodanza Riccardo (Shifter ROK).


Mini ROK


Continua il successo della Mini ROK, categoria che prevede motori estratti a sorte, messi a disposizione da Vortex. Sono ben 54 i giovanissimi protagonisti in lizza per la vittoria finale.


Nelle qualifiche, la pole position va nelle mani di Achille Rea, grazie al tempo di 1:09.877 nel gruppo 1. Li Linghan svetta nel gruppo 2 in 1:10.243 e si classifica secondo, mentre Alessandro Nanni e Giuseppe Noviello si posizionano terzo e quarto, nella classifica generale. Quinto posto per Blazej Kostrzewa, che precede in graduatoria Jamie Ehrat, sesto, Luca Muzzolon, settimo, e Alberto Masotto. Alessandro Cereda è nono, Andrea Carbone è decimo. Nelle posizioni immediatamente successive troviamo Stanislaw Grabowski, Morgan Zammit Azzipardi, Benjamin Westwood, Aleksander Pelikanski, Augustin Feligioni, Platon Kovtunenko, Leonardo De Grandi, Momcilo Davoust, Jessica Calleja, Flora Odin, Farel Dugat Beretta, Giulio Manzoni, Lola Mukhammadiyev, Vincenzo Salierno, Nicolaj Pietras, Dominik Wojcik, Leo Kralev, Elias Boullier, Mikolaj Gawlikowski, Radu Basescu Pricop, Marc Müller, Francesco De Luise, Francia Stavros Tsotsos, Kacper Kluk, Hunter Fischle, Camilla Amarotti, Gianmaria Ferretti, Nicholas Bertolani, Nikodem Osiecki, Daniel Hakkinen, Leonardo Lanza, Victor Gorun, Mattia Finadri, Federico Schiavi, Siavosh Derakhshan, Edoardo Traina, Romeo Stanislav Stefanov, Lina Salamanca, Antonio Martin, Tymoteusz Pieta, Martin Hsieh, Emma Boschetto, Felix Sim e Jan Chojnacki.


Rea è implacabile nelle qualifying heat, dove coglie due vittorie su due gare in programma. Nanni mette insieme un successo e un secondo posto, risultati che gli valgono la momentanea piazza d’onore della categoria. Kostrzewa coglie una Top 3 e si piazza terzo, seguito nella classifica intermedia da Linghan e Muzzolon. Notevoli scalate per Davoust e Pelikanski: il francese passa da 18° a sesto, mentre il polacco da 14° a settimo. La Top 10 è completata da Noviello, Cereda e Kovtunenko.


La finale regala battaglie e sorpassi. Rea tiene saldamente il comando al via, mentre Kostrzewa, Nanni e Linghan si scambiano più volte di posizione nell’arco di poche curve. Tra i quattro, Kostrzewa emerge come principale rivale di Rea e, nel corso del secondo giro, riesce a portarsi in testa. L’italiano non ci sta e, dopo due passaggi, riprende la leadership, con Nanni che ne approfitta poco dopo per salire al secondo posto. Il leader della corsa aumenta sempre più il proprio vantaggio su Nanni che, a sua volta, si stacca dai suoi inseguitori. La bandiera a scacchi celebra la vittoria di Rea e la piazza d’onore di Nanni. Invece, grazie a una bella rimonta nelle ultime tornate, Masotto conquista il gradino più basso del podio e il giro veloce. Quarto Kostrzewa, quinto Davoust e sesto Linghan, il migliore degli Under 10.


Junior ROK


Numeri record per la categoria Junior ROK, con 56 concorrenti ai nastri di partenza della prima gara di campionato.


Forte della vittoria ottenuta alla ROK Cup Winter Trophy di Lonato del Garda, Lyuboslav Ruykov apre la giornata di domenica con la pole position. Il bulgaro fa registrare un tempo di 1:05.569 nel gruppo 2, migliore di 0.281 secondi rispetto al crono del rivale Ettore Sanesi, il più rapido del gruppo 1 e secondo nella classifica combinata. Leonardo Monzani, battuto da Ruykov per soli 0.024 secondi, risulta terzo, mentre Angelo Pecoraro è quarto nella classifica combinata. Valerio Viapiana occupa il quinto posto, davanti a Sebastian Frigolet, sesto, a Christian Romeo, settimo, e a Riccardo Brangero, ottavo. Mateusz Wal e Federico Sbardellati chiudono la Top 10. La graduatoria prosegue con Francesco Koci, Marlon Di Salvo, Antoni Kosiba, Guido Bruno Bidoli, Ilas Mitaki, Ahn Tu Ranghetti, Ioan Tudor Jercan, Emilio Tedesco, Stefano Zamponi, Carlo Pongratz, Nicolò Carrara, Thomas Pan, Enrico Pietro Villa, Andrii Kruglyk, Antonio Reginal Pizzonia Neto, Oskar Hildebranski, Borys Blaszczyk, Filippo Pola, Tomasz Cichoracki, Natan Rybczynski, Andrea Savoldelli, Leonardo Tribioli, Davide Ruja, Selina Baum, Michal Czyzewicz, Leon Larsen, Milosz Smuk, Giulio Mazzolini, Marcel Kieser, Alex Charles Troxler, Victoria Farfus, Ettore Di Domenico, Matteo Lazzaroto, Lena Pichler, Cooper Fysh, Aaron Trapletti, Benjamin Borg Irimia, Liam Secall, Chad Rissman, Iven Ammann, Julia Angelard, Riccardo Maglioli, Kimi Karakilic, Michal Zajac, Jaxon Fischle e Maxim Becker.


Nessun errore da parte di Ruykov nelle qualifying heat: il bulgaro sigla tre vittorie su tre gare e conserva il primo posto nella classifica intermedia, stavolta con Pecoraro nel ruolo di primo inseguitore grazie a un successo e due secondi posti. Sbardellati passa da decimo a terzo, seguito da Romeo, che a sua volta “risale” da settimo a quarto. Sanesi scivola da secondo a quinto, con Viapiana, Wal, Di Salvo e Kosiba a completare la Top 10.


La finale vede Ruykov sfruttare al meglio la pole position: il pilota bulgaro prende immediatamente il comando delle operazioni, seguito da Sbardellati e Pecoraro che, però, retrocede settimo dopo poche curve, consegnando a Sanesi la terza posizione. Poco prima del termine del primo giro, Sbardellati attacca con successo Ruykov e diventa il nuovo leader della gara. Da quel momento in poi, Sbardellati inizia ad accumulare un buon vantaggio sul resto del gruppo, mentre Ruykov deve guardarsi le spalle da un minaccioso Sanesi che, al terzo passaggio, trova l’occasione giusta per sorpassarlo. Dopo un totale di 12 giri, Sbardellati conclude la corsa con una bella vittoria e il giro più veloce, davanti a Sanesi, secondo, e a Ruykov, terzo. Viapiana conclude quarto, mentre Jercan Tudor rimonta 13 posizioni e termina quinto, precedendo Pecoraro, sesto.


Senior ROK


Super nutrito il gruppo di partecipanti alla Senior ROK, categoria che vanta 47 piloti iscritti al weekend di Franciacorta.


Campione della recente ROK Cup Winter Trophy andata in scena a Lonato del Garda, Andrea Giudice risulta il più veloce nelle prove cronometrate di domenica mattina. L’italiano sigla un tempo di 1:04.416 nel gruppo 1, di 0.059 secondi migliore rispetto a quello di Danny Carenini, in testa al gruppo 2 e secondo classificato. Ghazi Bin Faizal Motlekar occupa la terza posizione assoluta, seguito in quarta da Riccardo Ferrari, in quinta da Riccardo Salemi e in sesta da Aleksander Ruta. Tra i primi dieci troviamo, a seguire, nell’ordine: Gianmarco Cortopassi, Giovanni Polato, Franciszek Czapla e Samuele Di Filippo. La classifica delle qualificazione prosegue poi con Hlib Ukhovskyi, Lorenzo Bedetti, Simone Taccola, Zachary Taylor, Alex Laghezza, Alessandro Giarratano, Franciszek Lassota, Kaloyan Varbitzaliev, Piotr Orzechowski, Pietro Camerlengo, Edoardo Prioglio, Emanuele Romanelli, Mattia Jentile, Luis Moser, Luca Luongo, Luca Magnussen, Alessandro Cocchi, Riccardo Chiodo, Piotr Protasiewicz, Paolo Dung Pastori, Luca Perelli, Davide Torrentelli, Tommaso Curione, Chais Tippett, Andrea Fiocco, Alberto Bernardi, Rebecca Guarguaglini, Colin Wazny, Davide Pretosi, Lorenzo Lenzi, Andrea Saporiti, Valentino Rossi, Rikardo Bakaj, Iacopo Frascolla, Ludovica Miceli, Luca Davì e Fabio Silvestri.


Cambia la classifica al termine delle qualifying heat. Con due vittorie sul proprio ruolino di marcia, Carenini sale in testa alla categoria, spodestando Giudice che, con un successo e una seconda posizione, si ritrova secondo. Ghazi Bin Faizal Motlekar conserva il terzo posto, mentre Di Filippo e Bedetti guadagnano rispettivamente il quarto e il quinto. Czapla, Varbitzaliev, Taccola, Giarratano e Magnussen si mettono in mostra con delle belle rimonte e occupano le ultime posizioni disponibili tra i primi dieci. Ferrari, Polato e Salemi scivolano indietro, tutti e tre per aver collezionato un ritiro nelle manche.


Inizio movimentato nella finale di domenica pomeriggio. Carenini mantiene salda la prima posizione al via, ma Giudice rimane incollato al polesitter. Carenini, però, finisce fuoripista, lasciando campo libero a Giudice. L'errore costa caro al poleman che finisce alle spalle di Motlekar, Bedetti, Giarratano, Cortopassi, Taccola, Czapla, Bernardi e Protasiewicz. Senza perdere la speranza, Carenini inizia una furiosa rimonta e, da decimo, è già terzo dopo sei giri, con i soli Giudice e Motlekar a separarlo dalla vittoria. Però, ancora una volta, l’italiano compie un errore e questo permette a Giudice e a Motlekar di tirare un sospiro di sollievo. Giudice si aggiudica meritatamente la vittoria, la seconda consecutiva, contando la ROK Cup Winter Trophy, mentre a Motlekar va il secondo gradino del podio. Carenini è terzo, davanti a Bedetti, Taccola e Protasiewicz. Partito 16°, Ferrari si classifica settimo.


Expert ROK


La pioggia e il vento di Franciacorta caratterizzano e influenzano l’andamento delle gara della Expert ROK, che offre una griglia di partenza con ben 20 piloti.


Nella sessione unica di qualifica, Andrea Sorbello precede tutti grazie al miglior tempo di 1:05.816, un crono più rapido di soli 0.094 secondi rispetto a quello fatto registrare dall’australiano Tyler Greenbury, secondo classificato. I compagni di squadra Paolo Baselli e Alessandro Viganò sono rispettivamente terzo e quarto, mentre dietro di loro troviamo Filippo Repetto e Marco Beretta, quinto e sesto. Settimo Adrian Marcinkiewicz, ottavo Gianni Zani, nono Angelo Ardito e decimo Roberto Nali. La campionessa in carica Sona Ptackova è undicesima, seguita da Daniel Zajac, Fabio Cretti, Gianluca Rubiolini, Riccardo Pedrola, Michele Zampieri, Riccardo Pini, Tino Donadei, Marco Nannavecchia e Romano Calogero.


In Gara 1, il colpo di scena arriva già in pre-griglia, con Baselli costretto al ritiro per problemi tecnici. La corsa scatta con Greenbury subito in testa, abile a sorpassare il polesitter Sorbello nonostante la traiettoria esterna. I due piloti accumulano già un buon vantaggio sul resto del gruppo, guidato da Viganò e da Zajac, quest’ultimo partito 12°. Al 4° giro, Sorbello lancia l’attacco su Greenbury all’ultimo tornante, ma in frenata si toccano: l’italiano passa al comando, mentre l’australiano scivola in sesta posizione. Sorbello diventa presto imprendibile e, al termine dei dieci minuti più un giro, taglia trionfante il traguardo, nonostante tre secondi di penalità, aggiunti sul tempo finale, per il contatto con Greenbury; quest’ultimo riesce a rimontare fino al secondo posto, mentre Zajac sale sul gradino più basso del podio. Quarto posto per Viganò, davanti a Repetto e Beretta.


Nel primo pomeriggio, un forte acquazzone costringe i commissari sportivi a sospendere l’attività in pista e a cancellare la seconda gara del weekend.


Super ROK


In costante e continua crescita l’adesione alla Super ROK, la categoria monomarcia più performante della ROK Cup, con 29 iscritti alla prima gara.


Brando Pozzi mette tutti in riga in qualifica con il miglior tempo di 1:04.358. Domenico Cicognini insegue in seconda posizione, a 0.112 secondi da Pozzi, mentre gli svizzeri Antonio Lagrotteria e Sergio Koch occupano rispettivamente la terza e la quarta piazza. Christian Canonica si posiziona quinto, davanti ad Aleksandar Bogunovic, sesto, a Nicolò Coppotelli, settimo, e a Riccardo Martinello, ottavo. La classifica prosegue con Alessandro Arrey Bernardini, Matteo Favero, Luca Fiorenti, Renius Jejdling, Matteo Berruti, Alex Desario, Lynn Neuhaus, Riccardo Cocozza, Alessandro Cocozza, Manuel Gritti, Sachel Rotgé, Alessandro Zini, Chiara Bolognini, Thomas Carnovali, Simone Donchi, Edoardo Iacobucci, Mattia Gafforelli, Edoardo Montoro, Gabriele Cucinotta, Matilde Seregni e Christian Giovanni Signoretta.


In Gara 1, Pozzi non sbaglia nulla dalla pole position e mantiene il comando, mentre Koch – con una brillante partenza dalla quarta posizione – sale al secondo posto, ma Cicognini lo spodesta dopo poche curve. Anche Lagrotteria, nel corso del secondo giro, riesce a sorpassare il compagno di squadra Koch, acquisendo la momentanea terza posizione. Nonostante la pista notevolmente bagnata, Pozzi ha il pieno controllo della corsa. Cicognini tenta di raggiungere il leader della corsa, ma non riesce nell’impresa: con 1.235 secondi di vantaggio, è Pozzi a tagliare per primo il traguardo. Invece, Lagrotteria è costretto al ritiro al penultimo passaggio e consegna il terzo posto nelle mani di Koch. Bogunovic chiude quarto, davanti a Canonica, quinto.


Purtroppo, a causa del maltempo che ha sospeso l’attività in pista nel pomeriggio, la seconda gara in programma viene cancellata.
 


Shifter ROK


Immancabile la Shifter ROK, la categoria dei kart a marce della ROK Cup, nel round inaugurale del campionato.


Tra i 38 piloti al via, a distinguersi in vetta alla classifica delle qualifiche è Riccardo Rigodanza, con un tempo di 1:02.307 fatto registrare nel gruppo 1. Mattia Limena comanda il gruppo 2 con un crono di 1:03.727 e si piazza alle spalle del rivale italiano nella classifica combinata. Adrian Labuda agguanta la terza piazza, mentre Marco Vannini si posiziona in quarta. A seguire troviamo Daniele Demartis, quinto, Fabrizio Morardo, sesto, Samuele Leopardi, settimo, ed Elliott Shaw, ottavo. Completano la top10 Luca Gianassi e Victor Martin Odin, rispettivamente nono e decimo. Alle loro spalle troviamo Philippe Ehrensberger, Manuel Daziano, Federico Squaranti, Davide Cordera, Roberto Manduchi, Marco Acquarella, Giacomo Pellegrino, Marco Chiarello, Leonardo Saba, Pietro Fioravanti, Edoardo Villa, Boris, Cutaia, Victor Jimenez, Alessio Foresto, Andrea Zemin, Ferrando Giacomo Pegazzano, Massimiliano Pezzucchi, Edoardo Sabatino, Mattia Rossetti, Riccardo Franciosi, Cristian Lovi, Pietro Gobbi, Paolo Fracasso, Andrea Aliberti, Leonardo Boccardi, Edoardo Mormorelli, Gabriele Bensi e Francesco Buffa.


Cammino perfetto da parte di Rigodanza nelle qualifying heat, con due vittorie su due gare: risultati, questi, che gli assicurano la pole position per la finale. Una vittoria e un secondo posto sono i risultati di Limena, secondo, mentre Vannini colleziona due terzi posti e sale in terza posizione. Labuda è quarto, Daziano rimonta da 12° a quinto, Demartis è sesto. Lo schieramento dei primi dieci sulla griglia viene completato da Odin, Leopardi, Morardo e Cordera.


Allo spegnimento dei semafori della finale, Rigodanza e Limena sono subito ai ferri corti, ma il polesitter tiene alle proprie spalle il rivale. Rigodanza semina i propri inseguitori già dopo poche curve, mentre un Limena in difficoltà concentra le proprie energie nel difendersi da Odin, Labuda, Vannini e Leopardi. Al 3° giro, Odin sorpassa Limena e guadagna immediatamente un buon margine, ma Rigodanza vanta già un distacco tale da non essere colmabile. Perso il secondo posto, Limena duella con Vannini, ma finisce in testacoda al tornante e coinvolge proprio quest’ultimo, lasciando Leopardi, Daziano, Labuda e Chiarello a battagliare per il podio. Nel frattempo, a suon di giri veloci, Rigodanza è ormai irraggiungibile e transita in solitaria sotto la bandiera a scacchi. Odin chiude secondo, mentre Leopardi precede Daziano. Invece, Labuda e Chiarello mandano a monte i loro sogni di gloria all’ultimo giro.

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