ROK CUP ITALIA, ROUND 2 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 17 Apr 2024

ROK CUP ITALIA, ROUND 2 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 17 Apr 2024

Dopo la tappa d’apertura dello scorso marzo, la ROK Cup Italia prosegue il proprio cammino con il secondo appuntamento stagionale, alla Pista Azzurra di Jesolo (VE). Numerosi, ancora una volta, i partecipanti delle sei categorie protagoniste del weekend, caratterizzato dal bel tempo. Al termine della giornata di domenica, sono emersi i seguenti leader di campionato: Nanni Alessandro (Mini ROK), Kosiba Antoni (Junior ROK), Bedetti Lorenzo (Senior ROK), Sorbello Andrea (Expert ROK), Pozzi Brando (Super ROK) e Rigodanza Riccardo (Shifter ROK).


Mini ROK


Altro successo in termini di iscritti nella categoria Mini ROK, con i 40 piloti protagonisti della categoria in lizza per un posto nella finale di domenica pomeriggio.


Le qualifiche della mattina vedono svettare nella classifica assoluta Alessandro Nanni, autore del miglior tempo di 51.829 secondi nel gruppo 1. Luca Muzzolon realizza un crono di 51.852 nel gruppo 2 e si piazza alle spalle del connazionale. Il francese Augustin Feligioni ottiene la terza posizione, davanti a Patrick Bissa, quarto, a Leonardo De Grandi, quinto, e a Li Linghan, sesto. Giuseppe Noviello segue in settima posizione, con i due polacchi Dominik Wojcik e Mikolaj Gawlikowski alle sue spalle in ottava e in nona piazza. La classifica prosegue con Valentino Vivian, Achille Rea, Alberto Masotto, Jan Gardzielik, Elias Boullier, Vincenzo Salierno, Andrea Carbone, Alex Puligheddu, Morgan Tyler Zammit Azzipardi, Momcilo Davoust, Alexander Volkmer, Nicholas Bertolani, Stanislaw Grabowski, Giulio Manzoni, Odin Flora, Daniel Hakkinen, Emma Boschetto, Gianmaria Ferretti, Nicolò Baldin, Bryan Filippelli, Tommaso Pomoni, Arthur Wildanger, Mattia Finadri, Nicolaj Pietras, Ferdinand Block, Paul Plattner-Garamb, Federico Schiavi, Jessica Calleja, Farel Dugat Berettà, Giovanni Pasini e Siavosh Derakhshan.


Le qualifying heat vedono primeggiare Noviello, grazie a due vittorie su due manche. Muzzolon, con un successo e un terzo posto, conserva la seconda posizione, mentre Nanni centra due podi, ma retrocede in terza. Feligioni passa al quarto posto, con Bissa quinto, Linghan sesto e De Grandi settimo. Salierno, Carbone e Masotto completano la Top 10.


La finale è caratterizzata da un’accesa battaglia per la vittoria. Al via, Noviello non sbaglia nulla dalla pole position e precede nelle prime curve Nanni, Bissa e Muzzolon, quest’ultimo partito dalla prima fila. Sono proprio questi quattro i piloti che diventano i principali protagonisti della gara, a cui si aggiunge, nelle fasi centrali della competizione, anche De Grandi. All’8° giro, il gruppo di testa perde Muzzolon, costretto a riprendere la pista dall’ultimo posto, ma ad aggiungersi alla contesa per il primato c’è Linghan. Nonostante la concorrenza, Noviello tiene a bada i propri avversari e vince la corsa, con Nanni secondo e Bissa terzo. Linghan chiude quarto, ma una successiva penalità di 5 secondi per un sorpasso in regime di bandiera gialla lo fa precipitare nono assoluto, senza tuttavia togliergli il primo posto tra gli Under 10. Di conseguenza, De Grandi si classifica quarto. Finale amaro per Muzzolon, 30°.


 


Junior ROK


Gare mozzafiato anche nella Junior ROK, ancora una volta con un nutrito numero di piloti al via.


La giornata di domenica mattina si apre nel segno di Natan Rybczynski, capace di far registrare la pole position di 49.926 secondi nel gruppo 2. Anche Antoni Kosiba dimostra di essere competitivo attraverso un riferimento di 47.122 secondi nel gruppo 1 e ottiene il secondo posto. Giulio Mazzolini risulta terzo, davanti a Tomasz Cichoracki, quarto, e a Ettore Sanesi, quinto. Ioan Tudor Jercan occupa il sesto posto, seguito da Lyuboslav Ruykov, settimo, Guido Bruno Bidoli, ottavo, e Filippo Pola, nono. Stefano Zamponi completa la Top 10 delle prove cronometrate, che vedono in azione anche Emilio Tedesco, Angelo Pecoraro, Marlon Di Salvo, Riccardo Brangero, Michal Czyzewicz, Julia Angelard, Enrico Pietro Villa, Maxim Becker, Leonardo Monzani, Christian Romeo, Nicolò Carrara, Matteo Lazzarotto, Anh Tu Ranghetti, Andrea Savoldelli, Davide Ruja, Victoria Farfus, Selina Baum, Andrea Proverbio, Jan Blazic Turk, Carlo Pongratz, Pietro Mondin, Nikola Nikolic, Andrea Dell’Edera, Irimia Benjamin Borg, Plamen Teliyski, Ilias Mitaki, Benjamin Westwood, Daniel Pokorny e Aarbaek Liam Secall.


Le qualifying heat premiano le prestazioni di Kosiba, capace di vincere entrambe le proprie manche e di salire al comando della classifica intermedia. Mazzolini rimane in scia al polacco, passando da terzo a secondo grazie a un successo e a un secondo posto. Jercan si assicura la terza posizione, seguito dai polacchi Cichoracki e Rybczynski, rispettivamente quarto e quinto. Bidoli e Tedesco sono sesto e settimo, mentre Sanesi indietreggia ottavo. Brangero e Pola occupano gli ultimi due slot tra i migliori dieci.


Risultato per nulla scontato quello della finale del pomeriggio. Mazzolini ha uno spunto migliore di Kosiba e, incrociando la traiettoria, lo sorpassa al primo tornante e risponde a tutti i suoi attacchi nelle curve successive. Tuttavia, Mazzolini non riesce a scrollarsi di dosso Kosiba, che a sua volta è impensierito da Cichoracki, Sanesi, Bidoli, Pola e Jercan. A prendere l’iniziativa è Cichoracki, in grado di sorpassare in pochi giri sia Kosiba sia Mazzolini. Subito anche il sorpasso di Kosiba, Mazzolini riceve una penalità di cinque secondi per partenza anticipata (a cui si aggiungono nel post-gara cinque ulteriori secondi) che, di fatto, lo escludono dalla lotta per la vittoria. A quattro giri dal termine, Kosiba prende le redini della gara e non molla più la presa fino alla bandiera a scacchi. Bidoli chiude secondo, a soli 0.091 secondi da Kosiba, mentre Jercan sottrae il gradino più basso del podio a Cichoracki. Seguono Sanesi e Pola, rispettivamente quinto e sesto. Mazzolini si classifica 15°.


 


Senior ROK


Le sfide della Senior ROK continuano a Jesolo, sempre con un nutrito numero di iscritti alla categoria.


Seconda pole position consecutiva in campionato per Andrea Giudice, primo nel gruppo 1 con il tempo di 46.371 secondi. L’italiano batte il rivale Ghazi Motlekar, il più rapido del gruppo 2 con un crono di 46.601 secondi. Terzo posto per Riccardo Ferrari, quarto per Samuele Di Filippo, quinto per Lorenzo Bedetti e sesto per Franciszek Czapla. Ronnie Stefani è settimo, davanti a Edoardo Prioglio, ottavo, a Mattia Jentile nono, e ad Alexander Panaev, decimo. La classifica prosegue con Kacper Turoboyski, Nicola Marini, Riccardo Salemi, Alessandro Cocchi, Andrea Moretti, Alessandro Giarratano, Ruben Pistolato, Riccardo Chiodo, Kaloyan Varbitzaliev, Nicky Gauci, Luca Lo Bue, Rebecca Guarguaglini, Daniele Galbiati, Ludovica Miceli, Giovanni Polato, Mattia Furlan, Federico Zanetti, Tereza Pokorna, Lorenzo Lenzi, Alex Michelon, Davide Pretosi, Valentino Rossi, Dominik Beller, Veronika Pokorna e Luca Davi.


Sono diversi i cambiamenti in classifica, al termine delle qualifying heat. Con una vittoria e un secondo posto, Ferrari sale in vetta, mentre Bedetti passa in seconda posizione, con un successo e un terzo posto. Di Filippo sigla due secondi posti e si assicura la terza posizione. Due volte terzo, Czapla è quarto in graduatoria, davanti a Stefani, quinto, e a Jentile, sesto. Tra i primi dieci si classificano, inoltre, Panaev, Turoboyski, Moretti e Proglio. Giudice vince la prima manche, ma nella seconda colleziona un clamoroso ritiro. Sfortunato anche Motlekar, pure lui ritirato nell’ultima heat di giornata. L’italiano e il pilota del Mozambico si riposizionano quindi rispettivamente in 17^ e 29^ posizione in classifica.


La finale prende il via senza la presenza Di Filippo sullo schieramento. Ferrari ne approfitta per eseguire una partenza perfetta dalla pole position, con Stefani, Bedetti, Panaev e Moretti nel ruolo di primi inseguitori. Subito fuorigioco Czapla, complice un problema tecnico proprio allo spegnimento dei semafori. Ferrari sembra pronto a procedere spedito verso la vittoria, ma Bedetti (passato in seconda posizione) inizia a tallonare il rivale e i due si sfidano a suon di giri veloci. Al termine dei 19 giri in programma, però, è Ferrari a tagliare per primo il traguardo, con 0.582 secondi di vantaggio su Bedetti, secondo. Grazie a una bella prestazione nella seconda metà di gara, Turoboyski centra la terza posizione, davanti a uno scatenato Giudice; quest’ultimo, purtroppo, viene penalizzato di tre secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta e retrocede al sesto posto. La quarta posizione va a Salemi, mentre la quinta a Moretti. Settimo Stefani, anche lui con una penalità di tre secondi assegnata nel post-gara.


 


Expert ROK


Al contrario di quanto visto a Franciacorta, il sole splende alto in cielo per le gare della Expert ROK, la categoria riservata ai “senatori” della ROK Cup Italia.


A primeggiare in qualifica è Alessandro Viganò, autore del miglior tempo di 47.125 secondi e più rapido rispetto a Fabio Cretti, secondo classificato. Andrea Sorbello agguanta la terza posizione, precedendo Paolo Baselli, quarto, Roberto Nali, quinto, e Filippo Repetto, sesto. Michele Zampieri e Gianni Zani occupano la quarta fila, mentre Tino Donadei e Adrian Marcinkiewicz la quinta. Completano lo schieramento Riccardo Pini, Angelo Ardito, Roberto Pelanconi, Riccardo Pedrola, Piergiuseppe Di Landro e Gianluca Rubiolini.


In Gara 1, Baselli beffa tutti al via e sale al comando, mentre Sorbello infila Viganò alla seconda curva e si porta momentaneamente al secondo posto. Cretti, Repetto, e Zani occupano le posizioni immediatamente successive. Tuttavia, il colpo di scena arriva dal collegio dei commissari sportivi: Baselli riceve tre secondi di penalità per partenza anticipata. L’italiano resta saldamente davanti a tutti, finché non decide di lasciare passare Sorbelloo, Cretti, Viganò e Zani. Con pista libera, Sorbello guadagna un buon vantaggio sugli inseguitori e vola dritto verso la vittoria. Cretti batte, invece, Viganò e conquista la piazza d’onore. Seguono in classifica Zani, Baselli Repetto, Zampieri e Marcinkiewicz.


In Gara 2, è ancora Baselli a transitare in testa alla prima curva, con Zampieri secondo, ma superato dopo pochi metri da Viganò. Al contrario, Nali non sfrutta bene la pole position e, in appena un giro, precipita a metà gruppo. Dopo essere stato al comando nelle prime fasi della corsa, Baselli cede il passo al compagno di squadra Viganò e inizia un lungo duello con Zampieri. Ma, ancora una volta, la direzione gara assegna tre secondi di penalità a Baselli per jump start che, virtualmente, si ritrova alle spalle anche di Sorbello. Nel frattempo, Viganò aumenta notevolmente il proprio margine sugli inseguitori e transita in solitaria sotto la bandiera a scacchi. Alle sue spalle, invece, Zampieri e Sorbello entrano in contatto all’ultimo giro e si ritirano: ne approfitta Zani, classificato secondo davanti a Baselli, terzo.


 


Super ROK


La Super ROK mette in scena uno show unico, con numerosi colpi di scena in entrambe le gare.


Assente a Franciacorta, il campione in carica Bartosz Grzywacz fa il suo ritorno in grande stile con la pole position in qualifica. Il polacco ottiene un tempo di 45.948 secondi, oltre un decimo più rapido rispetto al crono di Riccardo Martinello, secondo. Velocissimi anche Matteo Berruti, terzo, e Luca Magnussen, quarto, capaci di precedere Brando Pozzi e Aleksandar Bogunovic, quinto e sesto. Alex Desario e Christian Canonica occupano rispettivamente la settima e l’ottava posizione, infine Matteo Favero e Vittorio Maria Russo completano la classifica dei primi dieci. Più indietro troviamo Manuel Gritti, Chiara Bolognini, Domenico Cicognini, Alessandro Zini, Thomas Carnovali, Edoardo Montoro, Lorenzo Poletti, Sachel Rotge, Simone Donchi, Luca Fiorenti, Matilde Seregni, Mattia Gafforelli, Mattia Bernardi e Christian Signoretta.


In Gara 1, Grzywacz conserva la prima posizione dopo la prima curva, con Berruti davanti a Martinello, entrambi primi inseguitori del leader. Pozzi occupa la momentanea quarta posizione seguito da Magnussen, Bogunovic, Favero e Canonica. In poco tempo, Grzywacz arriva ad accumulare un vantaggio di oltre un secondo su Martinello, nel frattempo tornato al secondo posto; ma la corsa prende una piega inaspettata al nono giro: il leader della corsa, infatti, è vittima di un problema tecnico ed è costretto a parcheggiare il proprio kart a bordo pista. Martinello eredita il comando, ma arriva un altro colpo di scena: l’italiano arriva lungo all’ultima curva e finisce contro le barriere. A sorpresa, Pozzi si trova a difendere la leadership da Bogunovic, Canonica, Berruti e Desario, ma riesce a distanziare i propri rivali nei passaggi successivi. Vince Pozzi, con la coppia Canonica-Berruti sul podio seguita da Bogunovic, al quarto posto. Desario termina quinto.


In Gara 2, ottima partenza per Favero dalla pole position, con Russo in seconda posizione e Pozzi abile a passare dall’ottavo posto al terzo in sole due curve. Però, a mettersi in mostra nei primi giri sono Bogunovic, in grado di portarsi alle spalle del leader della corsa Favero, e Martinelli, scattato dal fondo della griglia e risalito fino alla terza posizione. Proprio questi due ingaggiano una bella battaglia con Favero, in grado di sopportare la pressione messagli dai suoi rivali. Grazie a una prestazione perfetta e priva di errori, la vittoria va nelle mani di Favero, vincitore davanti a Martinello, secondo, e a Bogunovic, terzo. Pozzi chiude ai margini del podio, seguito da Desario, Russo, Gritti e Cicognini.


 


Shifter ROK


Due gare combattute e ricche di emozioni quelle della Shifter ROK, la categoria a marce della ROK Cup Italia.


Nelle prove cronometrate, Marco Chiarello sorprende in positivo conquistando la pole position in 44.976 secondi, e battendo Marco Tormen. Andrea Zemin insegue in terza posizione, con Massimiliano Pezzucchi quarto, Mattia Sergio Limena quinto e Pietro Fioravanti sesto. Federico Diana e Fabrizio Morardo sono rispettivamente settimo e ottavo, mentre Giacomo Maman e Roberto Manduchi occupano il nono e il decimo posto. Subito dietro si classificano Daniele Demartis, Gabriele Bensi, Leonardo Saba, Adrian Labuda, Ferrando Giacomo Pegazzano, Edoardo Sabatino, Marco Acquarella, Philippe Ehrensberger, Manuel Daziano, Luigi Del Vecchio, Giacomo Pellegrino, Riccardo Rigodanza, Andrea Aliberti, Paolo Fracasso, Boris Cutaia, Patrick Di Giuseppe, Cristian Lovi e Victor Jimenez.


In Gara 1, Tormen brucia tutti alla partenza e si porta immediatamente in testa, davanti al polesitter Chiarello a sua volta seguito da Zemin, Pezzucchi, Limena Diana e Maman. Chiarello prova in tutti i modi a impensierire Tormen, ma l’italiano non trova lo spazio necessario per tentare il sorpasso. Dietro, invece, Limena riesce a scavalcare Pezzucchi che, successivamente, deve lasciare passare anche Diana e Maman. Nel frattempo, continua senza sosta il duello tra Tormen e Chiarello, quest’ultimo in grado di marcare anche il giro veloce, ma la bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Tormen, recente campione della ROK Cup Winter Trophy. Zemin si difende egregiamente da Limena e Diana e completa il podio. Maman è sesto, ma una penalità di tre secondi assegnata a Diana per lo spoiler anteriore in posizione non corretta lo promuove al quinto posto. Ritirato Pezzucchi.


In Gara 2, Bensi sfrutta al meglio la partenza dalla pole position e si porta in testa, subito pressato da Diana e Limena. Morardo, invece, non brilla allo spegnimento dei semafori e retrocede settimo, dietro anche a Maman, Zemin e Tormen. Il leader Bensi tiene a bada prima Diana e poi Limena quando, al quinto giro, arriva lungo all’ultima curva. La leadership passa quindi a Limena, tallonato da uno scatenato Tormen, da Diana e da Zemin. Ma le sorprese, ancora una volta, non sono finite perché Limena finisce fuoripista, anche lui, all’ultima curva e a beneficiarne, primo su tutti, è Tormen, che bissa il successo di Gara 1. Diana conclude secondo, mentre Maman centra il gradino più basso del podio. Morardo e Manduchi, quarto e quinto, precedono Zemin, sceso al sesto posto.

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