ROK CUP ITALIA, ROUND 4 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 30 Mag 2024

ROK CUP ITALIA, ROUND 4 - Il resoconto delle gare

ROK Cup Italia | 30 Mag 2024

Giro di boa per la ROK Cup Italia al South Garda Karting di Lonato del Garda (BS), sede del quarto appuntamento (di otto) della stagione 2024. Ben 235 piloti hanno animato le gare delle sei categorie protagoniste del campionato, in una domenica caratterizzata dal bel tempo.


Mini ROK


La Mini ROK fa il pieno d’iscritti in occasione del quarto appuntamento di campionato, con un totale di 54 giovanissimi in pista.


Nelle qualifiche emerge in testa alla classifica David Moscardi, in pole position grazie a un tempo di 54.318 fatto segnare nel gruppo 1. Ludvig Bjaroy è il più rapido del gruppo 2 e si piazza alle spalle del rivale italiano. Emil Hernandez e Huifei Xie sono rispettivamente terzo e quarto, mentre dietro trovano posto Mikolaj Gawlikowski, quinto, Jean Poujol, sesto, Giuseppe Noviello, settimo e Alessandro Nanni, ottavo. Infine, Sebastian Riedel e Blazej Kostrzewa completano la top-10. Le prove cronometrate vedono impegnati anche Norbert Jr Plaszewski, Giulio Manzoni, Augustin Feligioni, Momcilo Davoust, Valentino Vivian, Logan Billau, Patrick Bissa, Kacper Kluk, Tommaso D’Ambrosio, Enzo Stambaugh, Edoardo Triana, Leonardo De Grandi, Morgan Zammit Azzopardi, Marco Pozzoni, Oleksandr Shylo, Juan Diego Garciarce, Gabriele Iacomelli, Odin Flora, Mattia Finadri, Andrea Carbone, Giovanni Pasini, Victor Mihai Ielcean, Yubo Wen, Alessandro Cereda, Davide Di Filippo, Leonardo Lanza, Benjamin Piscopo, Alessio Ottaviani, Antonio Ianni, Jessica Calleja, Leonardo Trombini, Romeo Stanislav Stefanov, Master Pha Warakitsupachok, Tommaso Pomoni, Leo Kralev, Nicolaj Pietras, Giorgio Sapignoli, Lola Mukhammadiyev, Bryan Filippelli, Asil Yusuf Ozbahadir, Francesco De Luise, Nicholas Bertolani, Achille Rea e Francesco Lisignoli.


Nelle successive qualifying heat, è ancora il nome di Moscardi ad apparire più volte in prima posizione, con due vittorie nelle due manche in programma. Con un bottino di due secondi posti, Kostrzewa balza da decimo a secondo, facendo scivolare Bjaroy in terza piazza. Xie conserva il quarto posto, davanti a Noviello, Riedel, Poujol e Nanni. Con due notevoli rimonte di 17 e 12 posizioni, Garciarce e De Grandi guadagnano un posto tra i migliori dieci. Gawlikowski è 11°, mentre Hernandez colleziona un ritiro nell’ultima gara e precipita 27°.


Ottimo avvio per il polesitter Moscardi nella finale del pomeriggio. L’italiano è subito in grado di guadagnare oltre un secondo di vantaggio sui diretti rivali. Bjaroy, Noviello e Kostrzewa battagliano per la piazza d’onore, ma al termine del primo giro è Poujol a guidare il gruppo degli inseguitori. Al passaggio successivo, Kostrzewa recupera la propria posizione di partenza e inizia a ridurre sempre più il proprio svantaggio da Moscardi, azzerandolo all’inizio dell’ultima tornata: il polacco prova in tutti i modi a portarsi davanti all’italiano, ma David si difende egregiamente e vince la corsa davanti al polacco. Nanni sale ancora una volta sul podio, sul gradino più basso, lasciandosi alle proprie spalle Poujol, Bjaroy, Noviello, Garciarce e Gawlikowski. Penultimo in qualifica, Rea termina il weekend nono. Bella prova anche da parte di Hernandez, 27° sulla griglia di partenza e decimo classificato.


 


Junior ROK


Spettacolo davvero infuocato, nella Junior ROK: a Lonato del Garda sono 52 i piloti pronti a sfidarsi per la vittoria della finale.


Vincitore della precedente tappa di campionato di Franciacorta, Giulio Mazzolini inizia alla grande il weekend con la pole position nelle qualifiche. L’italiano, con un tempo di 48.561 nel gruppo 1, batte per soli 0.074 secondi il connazionale Filippo Pola, primo nel gruppo 2 e secondo nella classifica combinata. Terzo posto per Lyuboslav Ruykov, seguito da Valerio Viapiana, quarto, da Faidon Papafilippou, quinto, e da Francisco Figueroa, sesto. Federico Sbardellati occupa la settima piazza, con alle spalle Victoria Farfus, Thomas Pan e Stefano Zamponi. La graduatoria generale continua con Anh Tu Ranghetti, Antoni Kosiba, Guido Bruno Bidoli, Leonardo Monzani, Liam Secall, Angelo Pecoraro, Julia Angelard, Franciszek Bal, Milosz Smuk, Alberto Masotto, Riccardo Brangero, Matteo Lazzarotto, Sebastian Frigolet, Luca Spagni, Emilio Tedesco, Nicolò Carrara, Mia Cindy Oger, Ilias Mitaki, Andrii Kruglyk, Michal Zajac, Mateusz Wal, Ettore Sanesi, Enrico Pietro Villa, Davide Ruja, Irimia Benjamin Borg, Michal Czyzewicz, Marlon Di Salvo, Andrea Proverbio, Francesco Koci, Christian Romeo, Benjamin Westwood, Pietro Chesini, Borys Blaszczyk, David Ostapenko, Andrea Savoldelli, Mattia Vigotti, Plamen Teliyski, Selina Baum, Kimi Karakilic, Andrea Dell’Edera, Ioan Tudor Jercan e Lena Pichler.


Percorso perfetto da parte di Mazzolini nelle qualifying heat: il polesitter, infatti, fa registrare due vittorie nel proprio tabellino, contro un successo e un secondo posto di Ruykov, secondo nella classifica intermedia. Pola passa in terza posizione, mentre Sbardellati guadagna la quarta, scavalcando Viapiana, Papafilippou e Figueroa. Bidoli, Monzani e Brangero accedono alla top-10, proprio davanti a Farfus e Zamponi.


Avvincente fin dalle prime battute la finale della Junior ROK. Mazzolini tiene testa a Ruykov alla partenza e si porta velocemente al comando, mentre il bulgaro subisce i sorpassi di Sbardellati e Pola dopo poche curve. Al termine del quarto giro, Mazzolini si lascia sorprendere dai propri rivali e perde ben tre posizioni. Sbardellati diventa il nuovo leader della gara seguito da Pola che, a sua volta, deve guardarsi le spalle da Ruykov e da Mazzolini. All’ultima tornata, Pola tenta in tutti i modi di passare Sbardellati, ma quest’ultimo non si lascia intimorire e vola dritto verso la vittoria. Ruykov sfida Pola nelle curve finali, ma termina terzo. Mazzolini è di pochissimo fuori dal podio, quarto. Bidoli, Tedesco, Zamponi e Monzani si classificano nelle posizioni immediatamente successive.


 


Senior ROK


Continua il successo della Senior ROK, che accoglie 51 piloti nel paddock della ROK Cup Italia.


Prova di forza da parte di Danny Carenini nelle qualifiche di domenica mattina. L’italiano ferma il cronometro sul tempo di 47.459 secondi nel gruppo 2 e guadagna la pole position. Franciszek Czapla precede tutti nel gruppo 1 e si posiziona alle spalle di Carenini nella classifica combinata. Terzo posto per il leader di campionato Andrea Giudice, in grado di precedere Kaloyan Varbitzaliev, quarto, Lorenzo Bedetti, quinto, e Samuele Di Filippo, sesto. Settimo è Riccardo Ferrari, ottavo Giuseppe Gaglianò, nono Simone Taccola, decimo Riccardo Salemi. Subito dietro si classificano Alex Laghezza, Mattia Jentile, Mattia D’Erme, Franciszek Lassota, Kacper Turoboyski, Paolo Dung Pastori, Luca Perelli, Ghazi Bin Faizal Motlekar, Piotr Orzechowski, Alessandro Giarratano, Colin Wazny, Tomas Kuzela, Riccardo Chiodo, Piotr Protasiewicz, Rebecca Guarguaglini, Tommaso Curione, Nicole Ameglio, Nicola Marini, Emanuele Romanelli, Alessandro Cocchi, Alberto Bernardi, Edoardo Proglio, Lorenzo Lenzi, Giovanni Polato, Dominik Beller, Federico Zanetti, Davide Torrentelli, Mattia Chiurato, Michele Leonetti, Michael Hlavacek, Davide Pretosi, Angelo De Giorgio, Aleksander Ruta, Pietro Carmelengo, Nikolas Nemecek, Charles Troxler, Leon Ucar Devin, Andrea Fiocco, Ludovica Miceli, Diego Bartolozzi e Giuseppe Palladino.


Rimane invariato il leader al termine delle successive qualifying heat, con Carenini ancora al top  grazie a due vittorie. Giudice mette a segno un successo nell’ultima manche e, insieme a un risultato in top-3, si porta in seconda posizione, scavalcando Czapla, terzo. Varbitzaliev rimane stabile in quarta piazza, mentre Ferrari passa al quinto posto. Compaiono, infine, tra i primi dieci Bedetti, Gaglianò, Salemi, Lassota e Pastori. Di Filippo è 13°, addirittura Taccola è 27° a causa di un ritiro nella heat B-C.


Anche nella finale, è Carenini a ricoprire il ruolo di principale attore protagonista. Il polesitter brucia tutti al via, mentre il diretto rivale Giudice viene scavalcato immediatamente da Czapla e Ferrari. Giudice non si dà per vinto e, nel corso del secondo giro, guadagna la terza posizione ai danni di Ferrari, mentre Czapla non concede alcuno spazio al pilota italiano. Carenini approfitta della situazione per stabilizzare il proprio vantaggio sulla coppia d’inseguitori che, a cinque tornate dal termine, è di circa un secondo. Solo all’ultimo passaggio, Giudice ha la meglio su Czapla, ma ormai è troppo tardi: Carenini celebra trionfante la vittoria sotto la bandiera a scacchi. Salemi chiude ai margini del podio, davanti a Ferrari, Varbitzaliev, Bedetti e Gaglianò.


 


Expert ROK


Ancora due vincitori diversi nelle due gare della categoria Expert ROK.


La qualifica di domenica mattina è un affare a tre tra Andrea Sorbello, Nikolay Varbitzaliev e Marco Massironi, racchiusi in soli 0.061 secondi. Grazie a un tempo di 48.736 secondi, Sorbello conquista la pole position e precede Varbitzaliev, secondo, e Massironi, terzo. Gianni Zani si assicura il quarto posto, precedendo in classifica Filippo Repetto, quinto, e Michele Zampieri, sesto. Alessandro Viganò, secondo in campionato alla vigilia del round di Lonato del Garda, centra la settima posizione, davanti a Luke Joshua Armstrong, ottavo, ad Adria Marcinkiewicz, nono, e a Daniel Zajac, decimo. La classifica prosegue con Marco Beretta, Riccardo Pedrola, Tino Donadei, Luca Molinari, Marzio Cavini, Gianluca Rubiolini, Roberto Pelanconi, Marco Nannavecchia e Luca Davì.


In Gara 1, Sorbello prende immediatamente il comando delle operazioni, con Massironi incollato al polesitter e la coppia Varbitzaliev-Zani a inseguire. Dopo poche curve, Massironi cede la propria posizione a Varbitzaliev, dopodiché scivola dietro anche a Zani all’ultimo tornante. Sorbello, Varbitzaliev e Zani rimangono a stretto contatto nelle prime fasi, finché quest’ultimo rompe gli indugi e si porta in seconda piazza. Il duello tra Zani e Varbitzaliev favorisce la fuga di Sorbello, in grado di ampliare il proprio vantaggio oltre il secondo e mezzo. Al 10° giro, Varbitzaliev torna al secondo posto, tuttavia non riesce a colmare il gap dal leader della gara. Vince Sorbello, davanti a Varbitzaliev e Zani. Massironi, quarto, precede Viganò e Marcinkiewicz.


In Gara 2, Donadei è davanti a tutti al via e riesce a contenere Marcinkiewicz e Viganò, mentre Repetto non sfrutta l’occasione di partire dalla prima fila e scende al quarto posto, cedendo successivamente il passo anche a Sorbello e Varbitzaliev. A emergere nel gruppo di testa è Viganò, in grado di sorpassare sia Marcinkiewicz sia Donadei. In poco tempo, l’italiano guadagna un buon vantaggio sui propri inseguitori, guidati dal 7° giro da Varbitzaliev seguito da Sorbello e Donadei. Il pilota bulgaro tenta di colmare il divario che lo separa da Viganò, ma quest’ultimo amministra senza problemi le fasi finali della corsa e centra la vittoria. Nel post-gara, Varbitzaliev e Sorbello ricevono tre secondi di penalità per lo spoiler frontale in posizione non corretta: in questo modo, Donadei e Marcinkiewicz accedono al podio.


Super ROK


Non mancano le battaglie nella Super ROK, ancora una volta con moltissimi partecipanti al via.


Seconda pole position consecutiva per Alex Desario, autore del miglior tempo di 47.050 secondi nella qualifica di domenica mattina. Brando Pozzi si ferma in seconda posizione, a 0.083 secondi dal polesitter, mentre Christian Canonica e Matteo Berruti si classificano rispettivamente terzo e quarto. Bartosz Grzywacz, campione in carica della ROK Cup Italia, firma il quinto posto, mettendosi alle spalle Alessandro Cocozza, sesto, Lynn Neuhaus, settima, e Domenico Cicognini, ottavo. Aleksandar Bogunovic è nono, mentre la rientrante Gaia Cardinali completa la top-10. La graduatoria prosegue con Zachary Brandon Taylor, Vittorio Maria Russo, Riccardo Martinello, Nicolò Coppotelli, Thomas Carnovali, Alessandro Zini, Simone Donchi, Sachel Rotgé, Riccardo Cocozza, Manuel Gritti, Kiana Naude, Lorenzo Poletti, Mattia Gafforelli, Matteo Favero, Matilde Seregni, Mattia Bernardi, Gabriele Cucinotta, Luca Fiorenti ed Edoardo Montoro.


In Gara 1, Desario mantiene il sangue freddo al via e guadagna immediatamente il comando della corsa, al contrario di Pozzi che cede due posizioni a Canonica e a Grzywacz. Dopo poche curve, però, Canonica non riesce a difendere il proprio secondo posto e subisce i sorpassi del compagno di squadra Grzywacz e di Pozzi. Nei giri successivi Desario non si scrolla di dosso Grzywacz, Pozzi e Canonica, ma la situazione in classifica non subisce variazioni per il resto della corsa. Senza commettere alcuna sbavatura, Desario ottiene la seconda vittoria stagionale e viene accompagnato sul podio da Grzywacz e da Pozzi, mentre Canonica chiude quarto. Neuhaus conclude quinta, seguita da Cocozza, Bogunovic e Cicognini.


In Gara 2, è Cicognini in prima posizione sulla griglia di partenza, per effetto dell’inversione dei primi otto classificati di Gara 1. L’italiano brucia tutti allo start e prende in mano la leadership, davanti a Cocozza e Bogunovic, anche se quest’ultimo riottiene il secondo posto al termine del giro d’apertura. Cicognini sfoggia tutta la propria esperienza nella categoria e non concede alcun vantaggio ai suoi due principali avversari durante tutta la corsa. Al penultimo giro, Cocozza attacca con successo Bogunovic e sale al secondo posto, ma questo permette a Cicognini di allungare e tagliare per primo il traguardo. La piazza d’onore va, invece, a Bogunovic, in grado di battere Cocozza, Martinello e Desario, quest’ultimo classificato settimo per via di una penalità di tre secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta. Quarto Canonica, quinto Pozzi, sesto Grzywacz.


 


Shifter ROK


Tante emozioni nella Shifter ROK, la categoria della ROK Cup Italia dedicata ai kart dotati del cambio.


Dopo aver conquistato la vittoria finale del precedente appuntamento di Franciacorta, Samuele Leopardi si presenta al via di Lonato del Garda con il favore dei pronostici. L’italiano, infatti, non delude le attese e fa registrare il miglior tempo di 46.208 in qualifica. Marco Chiarello risulta secondo, staccato di 0.102 secondi da Leopardi, mentre Andrea Zemin e Fabrizio Morardo si piazzano rispettivamente terzo e quarto. Federico Squaranti è quinto, seguito in classifica da Federico Diana, sesto, Massimiliano Pezzucchi, settimo, e Luigi Del Vecchio, ottavo. Gabriele Bensi e Adrian Labuda chiudono la top-10, posizionandosi davanti al leader del campionato Riccardo Rigodanza, 11°. Scendono in pista, inoltre, Mattia Rossetti, Mattia Limena, Philippe Ehrensberger, Davide Cordera, Roberto Manduchi, Pietro Fioravanti, Leonardo Saba, Marcel Kasprzycki, Daniele Demartis, Takeharu Nakamori, Lorenzo Ripamonti, Leonardo Boccardi, Ferrando Giacomo Pegazzano, Paolo Fracasso, Alessandro Tagliacollo, Giacomo Pellegrino, Riccardo Franciosi, Giacomo Maman e Cristian Lovi.


In Gara 1, Leopardi scatta perfettamente dalla pole position e mantiene il comando dopo le prime curve. Chiarello, invece, è costretto a cedere momentaneamente il secondo posto a Zemin. Squaranti, Pezzucchi e Morardo occupano le posizioni successive. Con Leopardi già in fuga, Chiarello passa subito all’attacco e sorpassa Zemin al secondo giro, sopravanzato dopo pochi metri anche da Squaranti e Morardo. Nei giri successivi, Leopardi aumenta progressivamente il proprio vantaggio su Chiarello che, a sua volta, distanza Squaranti e Zemin, salito in quarta posizione nel corso dell’ottavo passaggio. La bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Leopardi, con Chiarello e Squaranti sui restanti gradini del podio. Zemin, Limena, Rigodanza, Del Vecchio e Bensi risultato tra i migliori otto, con Morardo e Pezzucchi nono e decimo a causa di una penalità di tre secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta.


In Gara 2, con l’inversione dei primi otto di Gara 1 sullo schieramento, al via Bensi parte davanti a tutti e precede Rigodanza, autore di un ottimo avvio dalla terza casella. Squaranti, invece, passa da sesto sullo schieramento a terzo. Alle sue spalle si piazzano quindi Zemin e Chiarello. Nelle prime curve a dare spettacolo è Zemin, in grado di superare Squaranti e di portarsi in terza posizione. In breve, Bensi e Rigodanza diventano i principali protagonisti della corsa: i due si liberano della concorrenza e, a suon di giri veloci, battagliano per il gradino più alto del podio. Sul traguardo finale, Bensi precede di soli 0.066 secondi Rigodanza e si aggiudica la vittoria, mentre il connazionale si “accontenta” del secondo posto. Squaranti, tornato in terza posizione al quarto giro, precede Zemin, quarto, e Chiarello, quinto. Ritirato Leopardi.

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